cineblog@berlinale: Winterbottom shock con The killer Inside Me
The Killer Inside Me di Michael Winterbottom (Usa 2010) con Jessica Alba, Kate Hudson, Casey Affleck, Elias Koteas, Bill Pullman, Liam Aiken, Ned Beatty, Brent Briscoe, Tom Bower, Noah Crawford. Michael Winterbottom ha dovuto affrontare le fauci dei critici di cinema internazionali da solo. In conferenza stampa, dopo la presentazione del suo film The killer
The Killer Inside Me di Michael Winterbottom (Usa 2010) con Jessica Alba, Kate Hudson, Casey Affleck, Elias Koteas, Bill Pullman, Liam Aiken, Ned Beatty, Brent Briscoe, Tom Bower, Noah Crawford.
Michael Winterbottom ha dovuto affrontare le fauci dei critici di cinema internazionali da solo. In conferenza stampa, dopo la presentazione del suo film The killer Inside Me alla Berlinale, nessuno degli attori lo ha accompagnato. Caso unico, per quanto riguarda i film che si contendono l’orso d’oro. “È davvero un peccato che non siano venuti”, con queste parole, Winterbottom ha glissato la domanda sull’assenza del cast in un momento tanto importante per la promozione del suo ultimo lavoro.
E il fatto è che si tratta di un film forte, violento, a tratti gratuito. Se non distogli lo sguardo dallo schermo (cosa che invece hanno fatto in molti durante la proiezione, tra quelli che non sono usciti di corsa dal cinema) i pugni in faccia alle povere Jessica Alba e Kate Hudson ti arrivano dritti allo stomaco.
“Come pensa di potersi difendere dalle accuse di misoginia?”, ha chiesto una giornalista del Guardian in conferenza stampa. “Credo che nessuno si possa veramente identificare con il personaggio principale (interpretato da Casey Affleck, ndr). È cattivo e autodistruttivo. Non si può ammirare”, ha detto il regista.
La storia si basa su un libro di Jim Thompson, che sviscera la violenza mostrandola fino all’ultimo dettaglio. È un noir, ambientato in Texas. Affleck interpreta un poliziotto sadico, “che riesce a rilassarsi solo quando decide di uccidere qualcuno”. Lo circondano una serie di altri poliziotti e due donne, la fidanzata Kate Hudson, e l’amante, la prostituta Jessica Alba. Uccide circa sei persone prima che la polizia si accorga di quello che sta succedendo, e raggiunge la redenzione solo in un finale apocalittico.
Non è piaciuto. Così come successe al Sundance per la prima mondiale, anche a Berlino molti hanno fischiato alla fine. Una decina di persone hanno applaudito. Io non ho fatto nessuna delle due cose perché non sono tanto rapida da avere una reazione immediata. Ho bisogno di pensarci su un attimo. Mi sembra che l’accanimento critico su questo film sia un po’ un fenomeno che si è autoalimentato.
Credo che sia una buona storia, che cambia e cresce. Sicuramente molto si deve al libro su cui si basa, che Winterbottom ha detto di aver rispettato molto fedelmente, anche nei dialoghi. Affleck, che a me non fa impazzire, è bravo. “L’ho scelto perché quando recita ti dà l’impressione che nella sua testa stia succedendo qualcosa di diverso, dissociato dalle sue azioni”, ha spiegato il regista, ed è sicuramente una qualità fondamentale per il personaggio che interpreta. Mi sono piaciute l’ambientazione, i dialoghi, la musica (la Norma e Mahler che si ripetono più volte nel corso del film).
Certo. La violenza sulle due protagoniste è esagerata. In particolare la scena in cui viene aggredita (è davvero un eufemismo) Jessica Alba, è troppo lunga, inutile, fastidiosa. Non credo che Winterbottom sia misogino. È un regista fantastico a cui bisogna riconoscere di aver sempre cambiato genere. Questa volta si è fatto prendere la mano.
Qui potete vedere foto e trailer del film e qui una serie di locandine.