The Hole in 3D – di Joe Dante: recensione in anteprima
The Hole in 3D (The Hole, USA, 2010) di Joe Dante; con Chris Massoglia, Nathan Gamble, Haley Bennett, Teri Polo, Bruce Dern, Quinn Lord, John DeSantis, Merritt Patterson, Chelsea Ricketts, Douglas Chapman.The Hole in 3D narra le vicende di Susan e dei suoi due figli adolescenti, Dane e Lucas, che si trasferiscono in una casa
The Hole in 3D (The Hole, USA, 2010) di Joe Dante; con Chris Massoglia, Nathan Gamble, Haley Bennett, Teri Polo, Bruce Dern, Quinn Lord, John DeSantis, Merritt Patterson, Chelsea Ricketts, Douglas Chapman.
The Hole in 3D narra le vicende di Susan e dei suoi due figli adolescenti, Dane e Lucas, che si trasferiscono in una casa di campagna. Qui scopriranno un buco nel pavimento: assieme alla nuova vicina di casa, Julie, il gruppo dovrà scoprire cosa si trova al di là di esso, affrontando le proprie paure soggettive…
Scusate se insistiamo, ma a Joe Dante non possiamo non volergli un mare di bene. Il suo ritorno dietro alla regia di un lungometraggio dopo sei anni dall’ultimo Looney Tunes: Back in Action è parso ai più, durante la sua presentazione in anteprima all’ultima Mostra di Venezia, un filmetto per ragazzini addirittura abbastanza stanco visto lo standard di divertimento e cattiveria a cui Dante ci ha abituato coi suoi lavori.
The Hole è innanzitutto un film per famiglie a partire dalle dichiarazioni stesse del regista, e le dichiarazioni trovano subito riscontro mentre si guarda il film. Che sembra essere uscito direttamente dagli anni ’80 ed è un altro tassello nella filmografia del regista dedicata a tutti quei ragazzini (ed eterni ragazzini: noi) che ancora si divertono a scoprire e ad affrontare le proprie paure più nascoste.
Il film è una versione in chiave orrorifica di Explorers ambientato di nuovo nelle ridenti villette della periferia americana, dove L’erba del vicino è verde tanto quanto la propria. Ma se i piccoli Ethan Hawke e River Phoenix nel film del 1985 vivevano un’avventura in un mondo al di sopra delle loro teste, i giovani protagonisti di The Hole vivono un incubo in un mondo che sta sotto i loro piedi. Attraversata la botola scovata nella cantina della nuova casetta si apre un mondo sconosciuto ed inquietante, che altro non è quello del proprio inconscio.
Joe Dante sa lavorare con gli stereotipi del genere e con i cliché della paura infantile ed adolescenziale, tant’è che il clown che terrorizza Lucas ha una sua indubbia efficacia, così come la bambina che spaventa Julie garantisce ai più impressionabili un brivido lungo la schiena. Ma la paura più interessante è quella di Dane, il fratello maggiore: costretto a confrontarsi definitivamente con il proprio passato, tenuto sepolto nella propria mente (e da una nazione che non vuole fare i conti con i propri mostri).
Ecco perché The Hole, nonostante tutti i dubbi che sono stati sollevati durante l’anteprima veneziana (in primis un 3D non efficace come nelle intenzioni di Dante), è un film da difendere: perché continua a denunciare le colpe di una società che non smette di covare il male in casa. Gli effetti, come continua ancora oggi a ricordarci il primo Nightmare, si abbattono sempre sui figli. Il nuovo lavoro di Joe Dante non è così cattivo come ci saremmo aspettati solo perché siamo cresciuti noi, mentre lui ha sempre lo sguardo ad altezza di bambino, e riesce per questo, in uno scontro finale a suo modo allucinante e terribile, ad indignarsi.
Di una cosa non si possono quindi avere dubbi: The Hole potrebbe essere un nuovo film culto per i ragazzini che amano l’horror, perché sanno bene, inconsciamente o meno, che la paura è un modo perfetto per mettersi alla prova e imparare a conoscersi. Se fossimo noi quei bambini, The Hole sarebbe il nostro film di culto. Chiudete gli occhi e non abbiate paura di mettervi alla stessa altezza dello sguardo di Dante: non rabbrividite all’idea di guardare oltre la botola?
Voto Gabriele: 7
Voto Carla: 6,5
Dall’11 giugno al cinema. Qui il trailer italiano.