Gli eredi dell’autore di Sherlock Holmes ne detengono ancora i milionari diritti d’autore
Non tutti sanno che un successo di botteghino a livello mondiale come l’ultima fatica di Guy Ritchie, Sherlock Holmes, non rappresenti, per gli eredi di Sir Arthur Conan Doyle, solo un’occasione di gioia generica e soddisfazione morale.Grazie a un intricatissimo sistema di contratti e azzeccatissimi garbugli (il New York Times sostiene che la rete di
Non tutti sanno che un successo di botteghino a livello mondiale come l’ultima fatica di Guy Ritchie, Sherlock Holmes, non rappresenti, per gli eredi di Sir Arthur Conan Doyle, solo un’occasione di gioia generica e soddisfazione morale.
Grazie a un intricatissimo sistema di contratti e azzeccatissimi garbugli (il New York Times sostiene che la rete di diritti intorno a Sherlock Holmes sia talmente fitta che anche gli avvocati inglesi la temono), gli eredi di Sir Arthur, attraverso una società dal nome irresistibile (Baskervilles Investments Ltd.) controllano un impero economico che nel corso degli anni, dalla morte del loro antenato, non ha mai accennato ad arrestarsi.
Fatto è che fino almeno al 2023 i diritti del brand Sherlock Holmes saranno intoccabili almeno negli Stati Uniti (il che non è affatto poco).