Stasera in tv: “Si accettano miracoli” su Rai 1
Rai 1 stasera propone “Si accettano miracoli”, commedia del 2015 di Alessandro Siani con Alessandro Siani, Fabio De Luigi e Serena Autieri.
Cast e personaggi
Alessandro Siani: Fulvio Canfora
Fabio De Luigi: Don Germano Canfora
Serena Autieri: Adele Canfora
Ana Caterina Morariu: Chiara
Giovanni Esposito: Vittorio
Giacomo Rizzo: Carmine
Salvatore Misticone: Candidato al miracolo
Gennaro Di Biase: Candidato al miracolo
Loredana Simioli: Candidata al miracolo
Lello Musella: 1° Chierichetto Ultrà
Pasquale Palma: 2° Chierichetto Ultrà
Paolo Triestino: Esaminatore commissione vaticana
Massimiliano Gallo: Galliano
Francesco Procopio: Umberto
Ciro Giustiniani: Un pellegrino
Francesco Bocchetti: Francesco detto “Mariolino”
Andrea Canfora: Andrea
Gennaro Guazzo: Sandrino
Enzo Casertano: Staiano
Stefano Fregni: Straniero tatuato
Miloud Mourad Benamara: Karim
Antonio Sepe: Antonio
Michael Uwaifo Olabiyi: Michael
Angelo Minichino: Giacomo
Laura Iannone: Giulia
Mimmo Manfredi: Il vigile urbano
Benedetto Casillo: Il barbiere
Luigi Esposito: Il farmacista
Franco Pinelli: Il barista
Camillo Milli: Il cardinale
Paolo Paoloni: Monsignor Callisto
Tommaso Bianco: Il giocatore di biliardo nel bar
Mario Zucca: Il direttore della TDM
Maria Del Monte: la signora Ottavia
Valentina Stella: La cantante alla festa
La trama di “Si accettano Miracoli”
C’era una volta Fulvio (Alessandro Siani), tagliatore di teste senza scrupoli di una nota multinazionale, che dopo aver fatto piazza pulita dei rami secchi dell’azienda viene a sua volta licenziato. La sua reazione non esattamente composta gli costa cara: un mese di servizi sociali da scontare nella casa famiglia di suo fratello Don Germano (Fabio De Luigi), parroco di un piccolo borgo del sud d’Italia. Da manager consumato e scaltro qual è, Fulvio non ci mette molto a capire che per aiutare suo fratello, i bambini e il paese c’è bisogno di un vero e proprio “miracolo”. E quindi, all’insaputa di tutti, se ne inventa uno. Questa idea all’inizio sembra funzionare a meraviglia e quel borgo dimenticato da Dio si trasforma in un luogo di culto e pellegrinaggio per migliaia di devoti. Ma quando il Vaticano invierà sul posto i vescovi a fare le verifiche del caso, il piano di Fulvio comincerà a vacillare…
Note di regia
Questo secondo film è stato per me l’occasione per mettere a fuoco ancora meglio quello che mi piace. Con “Il principe abusivo” ho scelto di raccontare una favola comica e in quello scenario mi sono trovato bene. Per questo ho deciso di consolidarmi nel genere. Diciamo che potrei definire questo film un “fantasy-comedy”, che mette insieme gli elementi fantastici tipici delle fiabe, con gli ingredienti classici della comicità: gag, battute e situazioni comiche. L’idea di ambientare un lungometraggio in un piccolo paese di provincia ha cominciato ad attrarmi fin da quando ho girato “Benvenuti al sud”. È stato in quell’occasione che ho iniziato a riflettere sulle enormi potenzialità cinematografiche dei piccoli centri. Ho detto prima che amo raccontare delle favole, e la stessa ha bisogno di un luogo un po’ magico e fuori dal tempo che forse è difficile riprodurre all’interno delle frenetiche città in cui viviamo oggi. In un paesino sento di avere più spazio per i sentimenti e contemporaneamente una maggiore libertà espressiva: certi personaggi un po’ sopra le righe che in un contesto urbano risulterebbero fin troppo farseschi, sono invece perfettamente credibili collocati all’interno di una piccola realtà di provincia e questo, da un punto di vista comico, è una grande opportunità. Ho scelto un tema legato al miracolo perché credo che racconti bene i tempi in cui viviamo: se oggi la gente continua ad andare avanti, nonostante la crisi, le difficoltà, i mutui, le bollette, questo è senza dubbio, già un fatto miracoloso! Mi è piaciuto molto inserirmi del tutto in una realtà piena di gente, mi nutro del loro contatto ogni giorno. Senza vivere immersi nella quotidianità è impossibile pensare di fare commedia. Un certo tipo di lavoro comico è alla ricerca dei tic. In quel caso puoi anche limitarti a osservare la realtà. Entri in un bar, ti metti in un angolo e da lì inizi a guardare la gente. Vedi cosa fa, come si muove, di che parla, come ne parla. Questo può essere un buon esercizio per creare delle macchiette. Personaggi comici a una dimensione, tormentoni da cabaret. Credo però che una buona commedia abbia bisogno di qualcosa di più profondo. Nelle storie che racconto cerco di tenere sempre ben presenti i sentimenti. La ricerca dell’aspetto umano dei personaggi. E per maneggiare questo materiale non puoi limitarti a osservare le persone seduto in un angolo. Devi entrarci in contatto, parlarci, capire cosa c’è al di là dei gesti e dei tic. In questo senso la mia città, e il calore del suo popolo, sono la mia linfa vitale. [Alessandro Siani]
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La colonna sonora di “Si accettano miracoli”
- Le musiche originali del film sono di Umberto Scipione compositore, pianista e direttore d’orchestra di Gaeta. i crediti di Scipione includono colonne sonore per Benvenuti al Sud (2011), Benvenuti al Nord (2012), Il Principe Abusivo (film di Alessandro Siani del 2013), Un Boss In Salotto (2014) e Sotto Una Buona Stella (film di Carlo Verdone del 2014).
- La colonna sonora di Si accettano miracoli include il brano “Tu stella Mia” di Sal Da Vinci.
TRACK LISTINGS:
Il primo bacio 2:03
Si accettano miracoli 2:37
La rumba dei miracoli 2:23
Il sogno di Chiara 1:27
Fuochi d’artificio 1:50
La voglia di sognare 3:17
Il paese dei ricordi 2:01
I cartoni dell’anima 0:36
Rendez-vous 3:40
Il miracolo di San Tommaso 2:44
Il tema di Vittorio 1:09
La statua di San Tommaso 1:29
Surprise 1:11
La marcia dei fedeli 1:04
Il finto miracolo 1:32
Preghiera a San Tommaso 1:27
Miracoli rock 0:59
La preghiera di Chiara 0:48
Biglietti per la Messa 0:33
Rendez-vous (Fisarmonica Version) 1:54
I miracolati 0:55
Apple City 1:02
La paura del cerbiatto 1:11
Rendez-vous (Piano Version) 1:55
Comme facette mammeta 1:48
La rumba degli scugnizzi (feat. Valentina Stella) 1:18
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