Disney e Dreamworks si schierano contro l’uso di social network sui set
Per quei lettori che avessero ricevuto come una manna dal cielo la tendenza a usare Twitter da parte delle star di Hollywood, potrebbe essere in arrivo una brutta notizia. Tutti gli altri possono continuare a dormire sogni ad occhi aperti tranquilli.Due studios di una certa levatura (Dreamworks e Disney) hanno cominciato a fare la voce
Per quei lettori che avessero ricevuto come una manna dal cielo la tendenza a usare Twitter da parte delle star di Hollywood, potrebbe essere in arrivo una brutta notizia. Tutti gli altri possono continuare a dormire sogni ad occhi aperti tranquilli.
Due studios di una certa levatura (Dreamworks e Disney) hanno cominciato a fare la voce grossa contro l’abitudine a raccontare la propria vita privata e lavorativa al pubblico, un micropost alla volta, soprattutto quando le due cose sono in un regime di quasi comunione dei beni.
Il quotidiano inglese The Independent riporta che le due case di produzione hanno cominciato ad inserire speciali clausole Twitter-oriented nei nuovi contratti di lavoro che stanno stipulando negli ultimi mesi.
Sul fronte Disney, si tratta di impedire a staff tecnico e attori di infrangere la riservatezza sul luogo di lavoro attraverso strumenti come “Facebook, Twitter o altri social network interattivi, come i blog personali”. Dreamworks non dissente di molto da questa linea, tendendo a vietare “fughe di notizie” per mezzo di “siti di social network, blog o altri tipi di siti internet”. Effettivamente, mi sembra che se gli studios hanno davvero paura di effetti negativi da parte di Twitter sull’immagine dei propri prodotti o dei propri attori, si stanno muovendo con un certo ritardo. Ma saranno timori fondati?