Aspettando New Moon: le frasi più romantiche del libro – quale preferite?
Come abbiamo fatto per Twilight, oggi dedichiamo un post alle frasi più romantiche del libro New Moon. Naturalmente avrò dimenticato qualcosa, fateci sapere la vostra frase preferita, segnalatecela nei commenti. Sentivo strane contorsioni allo stomaco e temevo mi mancasse la voce da un momento all’altro. Ero terrorizzata. Cercai di convincermi che era inutile avere paura.
Come abbiamo fatto per Twilight, oggi dedichiamo un post alle frasi più romantiche del libro New Moon. Naturalmente avrò dimenticato qualcosa, fateci sapere la vostra frase preferita, segnalatecela nei commenti.
Sentivo strane contorsioni allo stomaco e temevo mi mancasse la voce da un momento all’altro. Ero terrorizzata. Cercai di convincermi che era inutile avere paura. Ero sopravvissuta a momenti ben peggiori. Ormai, cos’altro avrebbe potuto spaventarmi? Avessi visto la morte in faccia, mi sarei messa a ridere.
A quel punto sentii la sua bocca sulla mia e mi arresi. E non perchè fosse mille volte più forte di me. La mia volontà si sbriciolò nell’istante preciso del contatto. Il bacio non fu affatto prudente come quelli che ricordavo, ma andava benissimo così. Se proprio dovevo perdere un altro brandello di me stessa, meglio esagerare. Perciò restituii il bacio, mentre il cuore scandiva un ritmo spezzato e disordinato, il respiro si trasformava in affanno e le dita cercavano ingorde il suo viso. Sentivo il suo corpo marmoreo aderire al mio ed ero felice che non mi avesse ascoltata: non c’era dolore al mondo per cui valesse la pena di rinunciare a quell’istante. Le nostre mani riprendevano confidenza con il viso dell’altro e, nei brevi istanti in cui le labbra si separavano, lui sussurrava il mio nome….
Scossi la testa, triste. L’amore è irrazionale, pensai. Più ami qualcuno, più perdi il senso delle cose.
Ecco il legame di cui avevo bisogno. La prova, per quanto remota, che nello stesso mondo in cui vivevo, lui esisteva.
Sono qui e ti amo. Ti ho amata sempre e sempre ti amerò. Ho pensato a te, visto il tuo volto nei ricordi, durante ogni minuto di lontananza. Dirti che non ti volevo più è stata una terribile bestemmia.
Prima di te, Bella, la mia vita era una notte senza luna. Molto buia, ma con qualche stella: punti di luce e razionalità…Poi hai attraversato il cielo come una meteora. All’improvviso, tutto ha preso fuoco: c’era luce, c’era bellezza. Quando sei sparita, la meteora è scomparsa dietro l’orizzonte e il buio è tornato. Non era cambiato nulla, ma i miei occhi erano rimasti accecati. Non vedevo più stelle. Niente aveva più senso.
Ero una conchiglia vuota. Come una casa sfitta dopo uno sfratto, del tutto inabitabile. Ora stavo un po’ meglio. Il soggiorno era in corso di ristrutturazione. Ma era tutto lì, il resto non era cambiato.
Sarà come se non fossi mai esistito, me lo aveva promesso. Sentii il pavimento di legno liscio sotto le ginocchia, poi sul palmo delle mani e infine contro la guancia. Speravo di svenire, ma purtroppo non persi conoscenza. Le ondate di dolore da cui prima ero stata appena sfiorata ora si innalzavano di fronte a me e mi si infrangevano addosso, trascinandomi giù. E dal fondo non riemersi.
“Se ci sei tu, non ho bisogno del paradiso”. Si alzò lentamente e si avvicinò per prendermi il viso tra le mani, mentre mi guardava negli occhi. “Per sempre”, giurò, ancora scosso. “Non chiedo altro”, dissi e in punta di piedi avvicinai le labbra alle sue.
Tentare di farlo felice era una cattiva scelta? Anche se l’amore che provavo per lui non era che un debole eco di ciò che mi era possibile, anche se il mio cuore era lontano, alla deriva, perso nel dolore e nella vana ricerca del mio volubile Romeo, restava una cattiva scelta?
Non sono mai riuscito a cancellare… l’agonia. Il mio cuore non batteva da quasi novant’anni, ma stavolta è andata diversamente. Non lo sentivo più, al suo posto c’era un vuoto. Come se ti fossi portata via tutto ciò che avevo dentro.
Ti amo più di ogni altra cosa al mondo non ti basta?
Si, mi basta per sempre.
Prenditi pure la mia anima. Senza di te non mi serve: è già tua.
Oggi è il mio compleanno, posso chiederti una cosa? Baciami.
Non avevo mai visto niente di più bello. Poco importava che non mi volesse più. Non avrei desiderato altro che lui, per il resto dei miei giorni.
Avevo dimenticato cosa fosse la vera felicità! La felicità rendeva sopportabile persino la morte!
La morte che ha libato il miele del tuo respiro, nulla ha potuto ancora sulla tua bellezza!
Edward mi era accanto, sentivo il suo abbraccio. Finché fosse stato così, avrei potuto affrontare ogni cosa. Drizzai le spalle e andai incontro ala mia sorte, confortata dal destino che mi camminava al fianco.
Se tutto il mondo perisse, e lui rimanesse, io continuerei a esistere, e se tutto il resto rimanesse, e lui fosse annientato, l’universo diverrebbe per me un’ immensa cosa estranea…
Era il paradiso… ma al centro esatto dell’inferno.