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Valérie, diario di una ninfomane – La recensione in anteprima

Valérie, diario di una ninfomane (Diario de una ninfomana) di Christian Molina, con B Belén Fabra, Leonardo Sbaraglia, Geraldine Chaplin, Angela Molina, Llum Barrera, Pedro Gutiérrez, Judith Diakhate, David Vert, José Chaves, Jorge Yaman, Antonio Garrido, Jaume García Arija, Xavi Corominas, Natasha Yarovenko, Óscar García, Ferran Lahoz, Laura De Pedro, Mariona Tena, Yanik Parra, Carlota

30 Aprile 2009 12:31

Valerie, diario di una ninfomaneValérie, diario di una ninfomane (Diario de una ninfomana) di Christian Molina, con B Belén Fabra, Leonardo Sbaraglia, Geraldine Chaplin, Angela Molina, Llum Barrera, Pedro Gutiérrez, Judith Diakhate, David Vert, José Chaves, Jorge Yaman, Antonio Garrido, Jaume García Arija, Xavi Corominas, Natasha Yarovenko, Óscar García, Ferran Lahoz, Laura De Pedro, Mariona Tena, Yanik Parra, Carlota Frisón, Mariana Espósito, Alba Ribas, Bastian Ckateau, Santi Monreal, Nilo Mur, Juan Carlos Claros, Ester Aira, Laura Gil, Miko Jarry, Carlos Olalla, Chesu Puente, Jemi Paretas, Félix Mata.

Valérie è una bella donna proveniente da una colta e di buona famiglia. Attraverso il suo diario riesce a esprimere il mondo di sensazioni e di pulsioni che il suo corpo le comunica. Solo a quelle pagine riesce a raccontare le sue esperienze, la scoperta del sesso, il suo tormentato rapporto con gli anni e la presa di consapevolezza che la porta a sperimentare attimi sempre più estremi senza inibizioni. I rapporti occasionali con sconosciuti diventano per Valérie qualcosa tra un’ossessione e una necessità. Il più grande rischio che può correre una donna come Valérie è quella di innamora dell’uomo sbagliato.

Valérie e il sesso, si potrebbe scrivere mutuando l’espressione da una recente pellicola erotica spagnola, perché proprio la sessualità è per la protagonista l’unico motore delle sue pulsioni e dei suoi pensieri. Solo attraverso il contatto fisico con l’altro sesso, Valérie riesce a comunicare realmente, tanto da percepire che il suo non è altro che un caso clinico di ninfomania. Consapevole del problema la donna sceglie di soddisfare i suoi desideri ma quando sembra aver trovato l’uomo perfetto, ecco che questo nasconde una doppia faccia che la getta nel baratro. Valérie pur di ritrovare le sensazioni che il suo corpo necessita sceglie di diventare una prostituta in una casa di appuntamenti dove i rapporti coi clienti non sono sempre semplici.

Belén Fabra ci conduce generosamente in un viaggio nella sessualità femminile, ispirato al celebre diario di Valérie Tasso. Il film di Christian Molina vorrebbe essere una provocazione su di un tema che non può lasciare indifferenti, come si legge sul pressbook, ma il percorso compiuto dal ricorda molto da vicino quello che Luca Guadagnino ha percorso a partire con un altro best seller erotico, il nostrano Cento colpi di spazzola firmato dalla giovanissima Melissa P., da cui è stato tratto un film che si preannunciava come scandaloso ma che non riusciva certo a mantenere le promesse. Non basta infatti un tema forte e numerose scene di nudo, più o meno esplicito, quando è la costruzione drammatica ed emotiva della personalità di Valérie che non riesce a coinvolgere lo spettatore.

Le sequenze migliori del film sono quelle in cui la protagonista incontra un’intensa Geraldin Chaplin, nei panni dell’anziana nonna, che alla confessione della nipote di essere ninfomane, dall’alto dell’esperienza di chi ha vissuto le risponde di come si tratti di un concetto inventato dagli uomini affinché le donne si sentano colpevoli. Probabilmente basteranno questi dialoghi perché il pubblico femminile apprezzi il film più che quello maschile.

In patria il Valérie ha sollevato più polemiche per la locandina che per quello che viene mostrato nel film in sé. Il manifesto è stato infatti censurato per la sua esplicita allusione a una pratica autoerotica femminile. Anche in Spagna esistono tabù maschilisti, dunque.

Valérie, il diario di una ninfomane uscirà nelle sale il 30 aprile 2009

Voto Carlo 5