London River – La recensione in anteprima
London River di Rachid Bouchareb, con Brenda Blethyn e Sotigui Kouyate.Londra, la mattina del 7 luglio 2005, intorno alle 9 quando le strade sono affollate per l’ora di punta, quattro bombe esplodono in diversi quartieri della città. I terroristi hanno fatto detonare delle cariche esplosive contenute nei loro zaini, mentre viaggiavano sui mezzi pubblici, in
London River di Rachid Bouchareb, con Brenda Blethyn e Sotigui Kouyate.
Londra, la mattina del 7 luglio 2005, intorno alle 9 quando le strade sono affollate per l’ora di punta, quattro bombe esplodono in diversi quartieri della città. I terroristi hanno fatto detonare delle cariche esplosive contenute nei loro zaini, mentre viaggiavano sui mezzi pubblici, in pochi minuti è il caos. 56 morti e oltre 700 feriti sconvolgono una città che era sempre stata considerata sicura.
Il vecchio Ousmane, musulmano che vive in Francia, e la signora Sommers, preoccupati per la sorte dei rispettivi figli si recano nella capitale inglese sperando di trovarli. Le loro vite si incroceranno scoprendo che i due ragazzi si amavano e vivevano insieme. La signora Sommers dovrà fare i conti con i suoi pregiudizi e il suo velato razzismo nei confronti dell’islamismo, ma presto il loro destino li stringerà sempre più vicini.
Attraverso gli straordinari volti di Brenda Blethyn (Segreti e Bugie, L’erba di Grace) e Sotigui Kouyate (The Mahabharata, Genesis) il regista franco-algerino Rachid Bouchareb, autore di Little Senegal (2001) e Indigènes (2006) premiato a Cannes, racconta la storia toccante di due genitori alla disperata ricerca dei rispettivi figli negli attimi drammatici che seguono gli attentati nella città di Londra. I due genitori, provenienti da realtà completamente differenti, sono costretti a confrontarsi con le loro paure e devono accettare di superarle insieme per poter superare il dolore della perdita.
Girato con uno stile asciutto, senza grandi ricerche formali dal punto di vista estetico, London River concentra tutto la sua forza nel significato delle immagini e dei gesti dei due protagonisti che, insieme, condensano la tragica esperienza vissuta dalla comunità della città di Lontra alla luce degli attentati che la hanno sconvolto nell’estate del 2005. Quattro anni dopo le Torri Gemelle anche la capitale inglese venne così violata dal suo interno, fatto ancor più grave e scioccante fu che gli attentatori erano cittadini stranieri ma nati e cresciuti in Inghilterra, e quindi integrati con la società. Brenda Blethyn e Sotigui Kouyate percorrono le strade di Londra proprio nei giorni successivi all’attentato, Bouchareb li segue con una cinepresa discreta e distaccata, senza intrusioni, dando così maggiore risalto alla realtà che viene rappresentata dalle immagini.
Il viaggio dei due genitori li porta a scoprire che i due figli si amavano, che avevano iniziato a studiare l’arabo per capirsi meglio, ma il sospetto che abbiano fatto parte del commando terrorista è il peggiore fra i pensieri che entrambe possono formulare. Il lutto personale si fonde con quello cittadino, in un crescendo drammatico che nella morte dei due ragazzi permetterà almeno ai due genitori di comprendersi, capirsi e avvicinarsi nonostante le diversità culturali.
Davanti a un film come London River è necessario saper scegliere il giusto distacco nei confronti dell’apparente povertà dei mezzi con cui è stato girato. La camera digitale, le lunghe panoramiche sulle strade di Londra, l’esiguo lavoro di montaggio potrebbero erroneamente far pensare a un prodotto televisivo, o peggio ancora semi-amatoriale, ma non è così. Il regista sceglie di tenere una distanza emotiva dai due protagonisti permettendo di esprimere attraverso la gestualità corporea il doppio dramma che stanno vivendo (Sotigui Kouyate è stato premiato al Festival di Berlino come miglior attore, non a caso) senza filtri che trasformerebbero una storia reale (anche se ipotetica) in pura fiction.
Impossibile non provare un brivido lungo la schiena quando viene mostrato il minuto di silenzio che ferma tutta Londra in un momento che unisce tutti, indistintamente da sesso, età, razza e religione.
London River è stato acquistato per la distribuzione in Italia da Bim, ma non si conosce ancora la data di uscita nelle sale. Il pubblico del Festival del Cinema Africano, d’Asia e dell’America Latina di Milano lo potrà vedere in anteprima la sera dell’inaugurazione del festival, lunedì 23 marzo, presso l’Auditorium San Fedele alle ore 20.30.
Voto Carlo 7