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Verso l’Eden – La recensione in anteprima

Verso l’Eden (Eden à l’Ouest ) di Costa-Gavras, con Riccardo Scamarcio, Juliane Köhler, Ulrich Tukur, Anny Duperey, Michel Robin, Florian Martens, Eric Caravaca, Antoine Monot Jr., Konstandinos Markoulakis, Kristen Ross.Elias è un clandestino sbarcato illegalmente sulle coste della Grecia. Come un moderno Ulisse compirà la sua Odissea a partire dal Mar Egeo verso la meta

2 Marzo 2009 10:30

EdenVerso l’Eden (Eden à l’Ouest ) di Costa-Gavras, con Riccardo Scamarcio, Juliane Köhler, Ulrich Tukur, Anny Duperey, Michel Robin, Florian Martens, Eric Caravaca, Antoine Monot Jr., Konstandinos Markoulakis, Kristen Ross.

Elias è un clandestino sbarcato illegalmente sulle coste della Grecia. Come un moderno Ulisse compirà la sua Odissea a partire dal Mar Egeo verso la meta dei suoi sogni, Parigi.

Verso l’Eden è stato il film di chiusura dell’ultima edizione del Festival del Cinema di Berlino, dove è stato accolto con grandi applausi e consensi di critica. Il film racconta il viaggio, quasi col ritmo di un road movie, di Elias, profugo fuggito da chissà dove, con il sogno di raggiungere la meravigliosa e magica Parigi. Sul suo cammino saranno numerosi gli incontri, gli scontri, le gioie e i dolori, quasi come tappe di una via crucis che lo costringerà a confrontarsi con la dura realtà, per capire che la magia non esiste e che il mondo è un luogo duro dove sopravvivere.

Senza documenti, braccato dalla polizia, Elias ha però dalla sua parte delle buone maniere, un fare educato, tanta voglia di lavorare per un futuro migliore e, quello che sembra contare di più, uno sguardo magnetico e un fisico attraente. Sebbene il regista Constantine Costa-Gravas abbia infarcito il film di scene altamente drammatiche, come la caccia al clandestino all’interno del villaggio vacanze Eden, dove i turisti fanno le foto ricordo col cellulare ai corpi dei profughi annegati, il personaggio di Elias riesce a trovare la sua strada proprio per il suo bell’aspetto. Quasi tutti gli incontri portano qualcosa di positivo per Elias; una fugace passione, qualche soldo, cibo, ospitalità, una giacca di lusso. Il dramma del clandestino però, ce lo dimostrano quotidianamente le immagini dei telegiornali, non è così semplice, dove tutti sono disposti ad aiutare il primo che incontrano per strada. Costa-Gravas eccede in buonismo, semplifica eccessivamente la complessità di questo mondo fatto di sotterfugi e illegalità. Il tema è certamente di forte attualità, tanto in Italia quanto in Francia, dove una legge prevede che i rifugiati senza documenti, in attesa della regolarizzazione, qualora denunciassero un clandestino riceveranno come ricompensa i documenti per la cittadinanza. Parole dello stesso Costa-Gravas, si trata di un invito alla delazione di terribile entità.

L’incontro con un vero autore internazionale è stata una scommessa per Riccardo Scamarcio, ormai una star in Italia. Escludendo un piccolo ruolo in Go Go Tales di Abel Ferrara, Verso l’Eden rappresenta per giovane attore il primo ruolo da protagonista in un film di caratura internazionale con un regista da molti considerato uno degli autori più importanti del cinema francese. Costa-Gravas ci ha dato film dal forte impegno morale e politico come Amen, o più indietro nel tempo Z L’orgia del potere. Poteva essere la consacrazione dello Scamarcio nazionale, peccato però che il film nonostante le buone intenzioni e il tema di scottante attualità, si limiti a offrire una visione buonista e stereotipata dell’odissea di un clandestino.

La scommessa di Riccardo Scamarcio non era certo una vincita sicura. Interpretare un profugo di cui non si conosce la provenienza, che parla una lingua inventata per non legarlo ad una realtà concreta e che riesce ad esprimersi con pochissime parole in francese. Un ruolo quasi senza parole per Scamarcio, non certo facile, ma non pare essere ancora salto di qualità verso il cinema internazionale che qualcuno si augurava.

Verso l’eden uscirà il 6 marzo.

Voto Carlo 5

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