Live! Ascolti record al primo colpo – La recensione in anteprima

Live! – Ascolti record al primo colpo (Live!) di Bill Guttentag, con Eva Mendes, David Krumholtz, Eric Lively, Rob Brown, Jay Hernandez, Monet Mazur, Andre Braugher, Josue Aguirre

Eva Mendes si trasforma per un giorno in Katy, una rampante manager di un network televisivo per la trasmissione di Live! Assommando tutti i cliché del personaggio che vogliono i dirigenti delle televisioni come dei protagonisti dietro le quinte, spietati e senza alcun tipo di scrupolo, la bella Katy sta cercando l’idea che possa risollevare una volta per tutte gli ascolti del suo canale. Non si accontenta di un buon risultato, Katy vuole lo show del secolo. Ma cosa potrebbe tenere inchiodati milioni di americani alla televisione, escludendo la palla ovale del Superbowl?

L’idea folgorante è quella di mettere insieme un reality show dove un gruppo di concorrenti selezionato con un preciso casting si sfida alla roulette russa. Un proiettile d’argento nella canna di un revolver. Sei concorrenti, cinque di questi torneranno a casa con un assegno da un milione di dollari. Il tutto rigorosamente in diretta televisiva. Tutto il processo della produzione del programma viene però ripreso da un documentarista che ha stretto un accordo con Katy per girare un film-documentario sul mondo della televisione visto da dietro le quinte.

Bill Guttentag gira un mockumentary, un falso reportage, che non ha alcun intento parodistico o sarcastico del linguaggio documentaristico. Lo scopo dell’operazione è quello di sottolineare il cinismo di un mondo disposto a mettere in scena il tabù più grande (sia per il cinema che per la televisione) che è appunto la morte. Live! è un film costruito in modo furbo, sa approfittare del corpo di Eva Mendes, un polo di attrazione irresistibile per l’obbiettivo della telecamera, ma il cinismo è spuntato e il meccanismo appare consumato in partenza.

Il film inizia con Katy che mostra un video di un programma russo ai suoi collaboratori e gli urla “This is reality” (questa è la realtà), ma dietro la sua scrivania troneggia lo splendido poster de La dolce vita di Federico Fellini, vorrà pur significare qualcosa… Proviamo a fare un salto indietro nel tempo. Nel 1982 aveva già capito tutto un certo Stephen King, che anni luce prima dei vari reality show, ha scritto l’allucinante parabola de L’uomo in fuga , portato al cinema con L’implacabile di Arnol Schwarzenegger(che a sua volta potrebbe essere stato ispirato da film La decima vittima di Elio Petri del 1965). I reality show vantano inoltre una lunga storia anche al cinema, da Truman Show anche la morte è stata al centro di fittizi programma televisivi come Contenders – Serie 7 e My Little Eyes, mentre la roulette russa ovviamente richiama il meraviglioso e tragico Tzameti 13. Per il resto niente di nuovo sotto il sole, nemmeno grazie alla formula del finto documentario.

Solo una prescrizione. Non fatelo vedere a Simona Ventura!

Uscita in sala: 6 marzo

Voto Carlo: 4,5
Voto Carla: 4