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Lissy – Principessa alla riscossa: Recensione

Lissy – Principessa alla riscossa (Lissi und der wilde Kaiser – animazione, Germania 2007) Regia di Michael Herbig, sceneggiatura di Michael Herbig, Alfons Biedermann. Voci italiane di: Lorella Cuccarini, Sergio Lucchetti, Paolo Marchese, Marco Bresciani, Mino Caprio, Emanuela Rossi, Angelo Maggi, Luigi Ferraro.Lissy e il Kaiser Franz. Una coppia meravigliosa in un mondo meraviglioso. Un

di simona
6 Gennaio 2009 14:43

Lissy - Principessa alla riscossaLissy – Principessa alla riscossa (Lissi und der wilde Kaiser – animazione, Germania 2007) Regia di Michael Herbig, sceneggiatura di Michael Herbig, Alfons Biedermann. Voci italiane di: Lorella Cuccarini, Sergio Lucchetti, Paolo Marchese, Marco Bresciani, Mino Caprio, Emanuela Rossi, Angelo Maggi, Luigi Ferraro.

Lissy e il Kaiser Franz. Una coppia meravigliosa in un mondo meraviglioso. Un mondo di concordia e di musicale armonia. All’improvviso però uno Yeti gigante irrompe al castello di Schöngrün e rapisce la principessa. Franz si mette quindi sulle tracce del rapitore e della sua vittima, accompagnato dal Feldmaresciallo e dalla imperatrice madre Frau Bruckner, mentre Lissy si ritrova alle prese con un gigante peloso dai modi assai poco regali…

Il personaggio di Lissy, come si può intuire, è una sorta di versione parodistica della ben più celebre Elisabetta imperatrice d’Austria, personaggio storico portato più volte sullo schermo dalla splendida Romy Schneider nei panni della principessa Sissi. Lissy nasce in una trasmissione comico-demenziale (la Bullyparade) trasmessa dalla televisione tedesca dal 1997 al 2002; interpretata dal regista, sceneggiatore, produttore e doppiatore (nella versione originale del film) della protagonista Michael Herbig, in abiti femminili e con una gran parrucca in testa. Dato il successo televisivo del personeggio, Michael Bully Herbig ha pensato bene di costruirci attorno un lungometraggio.

Cominciamo con il chiarire un punto fondamentale: Lissy – Principessa alla riscossa NON è un film per bambini. Come abbiamo già avuto modo di commentare quando il film è stato presentato nell’ambito della sezione Mini Noir allo scorso Noir in Festival di Courmayeur, i dialoghi sono abbastanza pecorecci (il livello non è, per intenderci, più elevato di quello dei cinepanettoni nostrani) ed infarciti di volgari doppi sensi e battute a sfondo sessuale fin troppo esplicite.

Il film prende orgogliosamente le distanze dai prodotti cinematografici americani, ma non rinuncia a cavalcare il filone dei cartoons dissacranti e politicamente scorretti lanciato con Shrek qualche anno fa, di cui lo Yeti vorrebbe scimmiottare gesta e simpatia, ma gli mancano le qualità (tanto a livello di contenuti, quanto su un piano puramente tecnico) necessarie anche solo per poter essere messo in paragone con l’orco verde della Dreamworks.

La pellicola teutonica risulta essere, in definitiva, poco originale, fastidiosamente volgare, noiosa e graficamente mal riuscita. Il livello delle animazioni è, infatti, molto al di sotto degli standard che i film d’oltreoceano ci hanno abituati ad avere. La protagonista è obiettivamente bruttina e alquanto antipatica, nonstante l’ottimo lavoro svolto da Lorella Cuccarini in fase di doppiaggio. I personaggi di contorno risultano per lo più insulsi (probabilmente li possono apprezzare solo quanti conoscono il programma televisivo che li ha visti nascere) e anche le poche trovate simpatiche, alla lunga stancano.

Voto Simona: 4
Voto Carla: 5