Oggi è il centenario della nascita di Joseph Losey
L’atipico regista americano Joseph Walton Losey (nato a La Crosse, USA, 14 gennaio 1909 – deceduto a Londra, GB, 22 giugno 1984), oggi avrebbe compiuto 100 anni. Oggi è pressochè dimenticato, eppure fu un personaggio di grande personalità che non si è mai piegato alle mode. Losey ha sempre fatto un cinema che metteva al
L’atipico regista americano Joseph Walton Losey (nato a La Crosse, USA, 14 gennaio 1909 – deceduto a Londra, GB, 22 giugno 1984), oggi avrebbe compiuto 100 anni. Oggi è pressochè dimenticato, eppure fu un personaggio di grande personalità che non si è mai piegato alle mode. Losey ha sempre fatto un cinema che metteva al centro l’individuo, un individuo che si difende dalla massificazione, sempre teso verso la tutela della propria identità.
La formazione di Losey fu duplice: tanto teatro Brechtiano, ma anche corsi di cinema tenuti da Sergej Eisenstein. Lavora per il New York Times, oltre che giornalista è anche critico e allestisce i Living Newspaper, sorta di notiziari con gli avvenimenti recitati in scena. Durante la seconda guerra mondiale gira alcuni documentari di propaganda.
Losey è diviso, alla fine della seconda guerra mondiale, da tre passioni: cinema, giornalismo e teatro. Nel 1947 mette in scena a Broadway il Galileo di Brecht, mentre nel 1948 gira il primo film di finzione di un certo successo: Il ragazzo dai capelli verdi, una parabola, all’apparenza leggera, sull’impossibilità di difendere la propria identità.
La tematica dell’individuo che deve difendersi dalle pressioni sociali la si avverte anche in Linciaggio (1949), M (1950, remake del capolavoro di Fritz Lang). Le sue ultime produzioni americane sono del 1951-52 (Sciacalli nell’ombra e Imbarco a mezzanotte): viene difatti chiamato a testimoniare di fronte al Comitato per le attività Anti-Americane. Come molti altri registi e sceneggiatori sarà dunque costretto ad emigrare in Europa.
In Inghilterra si forma propriamente quello che sarà lo stile del Losey maturo, elegante, raffinato ma sempre poco incline ai compromessi. Il suo primo film inglese è La tigre nell’ombra, ma Losey dirige film di genere vario, come La zingara rossa (1957, con Melina Mercouri), il thriller La giungla di cemento (1960) e la favola These are the damnned (1961). Riprende comunque anche nel Regno Unito a girare i film che più gli piacciono come L’alibi dell’ultima ora (1957), la storia di un individuo innocente che rischia la pena capitale.
A partire dal 62, Losey firma i suoi capolavori: Eva (1962) con una superlativa Jeanne Moreau e la trilogia in collaborazione con Harold Pinter: Il servo (1963), L’incidente (1966) e Messaggero d’amore (1971). Una trilogia che mette al centro le distorte dinamiche di classe e dei rapporti di potere nell’ingessata società inglese. Lavora con attori del calibro di Dirk Bogarde, Alan Bates, Michael Redgrave Tom Courteney e Julie Christie, che grazie alla sua direzione forniscono prove superlative. Nel mezzo l’ironico film di spionaggio, oggi a dire il vero un pò invecchiato, Modesty Blaise la bellissima che uccide (1965) con protagonista Monica Vitti, che allora ebbe un ottimo successo di pubblico. Da sottolineare anche il film antimilitarista del 1964, Per il re e per la patria (che sfiora il Leone d’oro, come precedentemente Il servo).
Tra gli ultimi lavori interessanti da segnalare Mr Klein (1975) con Alain Delon, un film che affronta, in uno scenario plumbeo, la tematica dell’antisemitismo e Don Giovanni (1979) trasposizione al cinema dell’opera Mozart. Ma sono solo brevi cenni di un opera che merita rispetto, attenzione e che non merita certo l’oblio.
Curiosità: E’ stato sposato con Dorothy Bromiley (fino al 1963), Patricia Losey (fino al 1984), Elizabeth Hawes. Ha frequentato lo stesso Liceo di Nicholas Ray, nel Wisconsin. Dopo il periodo del maccartismo ha scritto alcune sceneggiature usando lo pseudonimo di Joseph Walton. Per imbarco a mezzanotte firma la regia come Andrea Forzano. Nel 1954, in Inghilterra, usa invece lo pseudonimo di Victor Hanbury. Per L’incidente (1967) Losey vince il Gran premio della giuria a Cannes. Messaggero d’amore gli frutta la Palma d’oro al Festival di Cannes del 1971. L’anno seguente ne sarà il Presidente di giuria.
Filmografia:
-Pete Roleum and His Cousins, non tradotto (1939)
-La gioventù ha una occasione (Youth Gets a Break), (1941)
-Un ragazzo se ne andò via (A Child Went Forth), (1941)
-Un’arma nella sua mano (A Gun in His Hand) (1945)
-Leben des Galilei, non tradotto (1947)
-Il ragazzo dai capelli verdi (The Boy with Green Hair), (1948)
-Linciaggio (The Lawless), (1950)
-Sciacalli nell’ombra (The Prowler), (1951)
-M (M), (1951)
-La grande notte (The Big Night), (1951)
-Imbarco a mezzanotte (Encounter) (1952)
-La tigre nell’ombra (The Sleeping Tiger), (1954)
-A Man on the Beach, non tradotto (1955)
-L’amante misteriosa (The Intimate Stranger (titolo alternativo The Finger of Guilt)), (1956)
-L’Alibi dell’ultima ora (Time Without Pity), (1957)
-La zingara rossa (The Gypsy and the Gentleman), (1958)
-L’inchiesta dell’ispettore Morgan (Blind Date), (1958)
-First on the Road, non tradotto (1959)
-La Giungla Di Cemento (The Criminal), (1960)
-Eva (Eva), (1962)
-Hallucination (The Damned) (1963)
-Il servo (The Servant), (1963)
-Per il Re e per la Patria (King & Country), (1964)
-Modesty Blaise. La Bellissima Che Uccide (Modesty Blaise), (1966)
-L’Incidente (Accident), (1967)
-Cerimonia segreta (Secret Ceremony) (1968)
-La scogliera dei desideri (Boom) (1968)
-Caccia sadica (Figures in a Landscape) (1970)
-Messaggero d’amore (The Go-Between) (1970)
-L’assassinio di Trotsky (The Assassination of Trotsky), (1972)
-Casa di bambola (A Doll’s House), (1973)
-Una romantica donna inglese (The Romantic Englishwoman), (1975)
-Galileo (Life of Galileo), (1975)
-Chi è Mr. Klein? (Monsieur Klein), (1976)
-Le strade del Sud (Les Routes du sud) (1978)
-Don Giovanni (Don Giovanni) (1979)
-La Truite (La Truite) (1982)
-Steaming – Al bagno turco (Steaming) (1985)