Cineblog consiglia: Il ritorno di Cagliostro
Il ritorno di Cagliostro (id. – Commedia, Italia 2003) Regia di Daniele Ciprì e Franco Maresco, con Robert Englund, Luigi Maria Burruano e Franco Vito Gaiezza.Questa notte su Rai 3 alle 3.15Il rinvenimento fortuito delle pizze del film “Il ritorno di Cagliostro” è il pretesto per narrare la storia dei fratelli La Marca e della
Il ritorno di Cagliostro (id. – Commedia, Italia 2003) Regia di Daniele Ciprì e Franco Maresco, con Robert Englund, Luigi Maria Burruano e Franco Vito Gaiezza.
Questa notte su Rai 3 alle 3.15
Il rinvenimento fortuito delle pizze del film “Il ritorno di Cagliostro” è il pretesto per narrare la storia dei fratelli La Marca e della loro casa di produzione cinematografica Trinachia, nata nel 1947 per far concorrenza a Cinecittà e dar vita a una “Little Hollywood siciliana”. Dopo alcuni solenni fiaschi e sull’orlo della bancarotta, i due fratelli riescono a trovare i finanziatori per un kolossal, Il ritorno di Cagliostro. Ingaggiando come regista il fallito Pino Grisanti, e come protagonista Errol Douglas, un divo di Hollywood alcolizzato ed in netto declino…
Presentato alla 60a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dove ha raccolto molte critiche positive, questo film targato Ciprì e Maresco conserva molta parte della loro cinica e graffiante ironia ma non raggiunge i livelli di Totò che visse due volte. E’ un film cinefilo, che si apre come un finto documentario e non risparmia frecciate velenose al mondo del cinema italiano. Grottesco e surreale, blasfemo, trash e sgangherato, interamente parlato in dialetto palermitano strettissimo, il film coinvolge e diverte, ma si sfilaccia un po’ nella parte finale.
Film cinefilo, dicevamo. Sì, perchè ricco di citazioni (più o meno nascoste) che spaziano da David Lynch a Ed Wood, passando per Truffaut e Mel Brooks. Nel ruolo di Errol Douglas, il divo di Hollywood decaduto, troviamo un divertente, divertito e auto-ironico Robert Englund, beneamato protagonista dei nostri incubi adolescenziali, che per questa volta ha lasciato a casa il maglione a strisce e il cappellaccio di Freddy Krueger ed è finito, chissà come, a lavorare con i due registi siciliani.
Molto bella la fotografia, che alterna immagini in bianco e nero a sequenze a colori. Un plauso anche ai costumi ed alle scenografie. Cercando su internet, si trovano alcune dichiarazioni degli autori, che del film hanno detto:
“Il ritorno di Cagliostro è il nostro omaggio a tutti quegli uomini di cinema che dal cinema sono stati rovinati. Un film involontariamente autobiografico. Modestamente, i Fratelli La Marca siamo noi…”