Torino Film Festival 2008 – Terza giornata con Giuseppe Bertolucci
L’edizione 2008 del Festival di Torino comincia a subire le prime diserzioni, i primi problemi logistici, assolutamente fisiologici per una manifestazione di questa portata. Certo è che la cancellazione delle proiezioni del nuovo film del talentuoso Shane Meadows, Somers Town ufficialmente a causa del mancato arrivo della pellicola, è un bel colpo per il Festival.
L’edizione 2008 del Festival di Torino comincia a subire le prime diserzioni, i primi problemi logistici, assolutamente fisiologici per una manifestazione di questa portata. Certo è che la cancellazione delle proiezioni del nuovo film del talentuoso Shane Meadows, Somers Town ufficialmente a causa del mancato arrivo della pellicola, è un bel colpo per il Festival.
L’organizzazione, in qualche modo, riesce a fare di difficoltà virtù coprendo il buco della pellicola mancante con una proiezione aggiuntiva di “W.”, per la gioia delle tante persone rimaste escluse dalle due visioni aperte al pubblico e agli accrediti.
Come a Torino è arrivato il gelo, così al TFF sono arrivati i manifestanti. Un’improvvisa irruzione, infatti, ha interrotto la proiezione di “Berlinguer ti voglio bene”, peraltro appena prima della gran entreè di Alida Valli in scena. Un gruppo di studenti è entrato in sala per protestare contro la tragedia della scuola Darwin di Rivoli dove a causa del crollo del tetto ha perso la vita un ragazzo di 17 anni. I manifestanti, sfruttando le telecamere presenti per l’incontro fra Giuseppe Bertolucci e Moretti al termine del film, hanno ottenuto ottima visibilità. Un minuto di silenzio è stato osservato in sala per commemorare la dipartita del ragazzo.
L’incontro fra Giuseppe Bertolucci e Nanni Moretti ha ufficialmente inaugurato l’interessante sezione collaterale de L’Amore degli Inizi, dove vengono riproposti gli esordi di alcuni registi italiani. Quest’anno la sezione ospita appunto Bertolucci, ma anche Caligari, Virzì, Marco Tullio Giordana, Peter Del Monte e Salvatore Piscicelli. A tutte queste proiezioni seguirà un incontro col regista di circa un’ora orchestrato da Nanni Moretti.
L’incontro con Giuseppe Bertolucci è stato, come sempre accade quando c’è Moretti di mezzo, molto spigliato e diretto. Il regista di Parma, figlio del poeta Attilio e fratello dell’anch’egli regista cinematografico Bernardo, Giuseppe parla dell’inizio del suo rapporto col cinema; tutto è iniziato a causa di Bernardo e del suo “La strategia del ragno”. Giuseppe viene chiamato ad aiutare sul set e da quel momento la strada è in discesa.
L’altro terreno fertile toccato dal maieuta Moretti è il proficuo rapporto instaurato da Bertolucci con Roberto Benigni; in buona sostanza, infatti, i due hanno debuttato praticamente insieme raggiungendo, almeno momentaneamente, un eguale successo con “Berlinguer ti voglio bene”. Il film, infatti, nasce da un monologo teatrale ideato da Benigni e riassettato da Bertolucci, che paragona il suo lavoro a quello di uno sceneggiatore psicologo, col compito di dare forma al materiale lavico prodotto dal folletto toscano.