Le scene cult. La corazzata Kotiomkin è una cagata pazzesca!!! ovvero, Fantozzi e la dignità (2. parte)
Quello di Fantozzi è l’urlo prometeico del piccolo borghese che rompe le catene. Fantozzi accetta di buon grado la suddivisione piramidale della società, ciò che non accetta intimamente è il tentativo della società di organizzargli la vita e soprattutto di negargli quei brevi attimi di gioia[…]
Quello di Fantozzi è l’urlo prometeico del piccolo borghese che rompe le catene. Fantozzi accetta di buon grado la suddivisione piramidale della società, ciò che non accetta intimamente è il tentativo della società di organizzargli la vita e soprattutto di negargli quei brevi attimi di gioia che gli regala la nazionale di calcio (soprattutto se guardata con una Peroni gelata sotto mano e con l’inevitabile rutto libero).
Fantozzi non ricerca difatti l’evasione dalla realtà bensì l’immedesimamento nella propria squadra del cuore per esercitare il proprio riscatto. Non potendo, dunque, guardare Italia-Inghilterra (sfida sentitissima perchè si gioca contro la “perfida Albione”, ovvero la nazione che ha inventato del calcio), Fantozzi urla al mondo intero che il cinema d’essai (perchè di questo si sta parlando) è “una cagata pazzesca”: la situazione degenererà in un occupazione sessantottina…
Durante La proiezione della Corazzata, film scelto al posto del film cecoslovacco in programma…
Riccardelli: Stasera noto una tensione più vibrante, si interessano, scambiano commenti.
Filini: Sì, sì, partecipano, professore.
Narratore: Non si scambiavano commenti. Nel buio della sala correvano voci incontrollate e pazzesche. Si diceva che l’Italia stava vincendo per venti a zero. E che aveva segnato anche Zoff di testa, su calcio d’angolo.
La rivoluzione dell’italiano medio…
“Guidobaldo Maria Riccardelli fu costretto per 2 giorni e 2 notti consecutive a visionare ininterrottamente a rotazione: Giovannona Coscialunga, L’Esorciccio e La Polizia s’incazza. Fino a che, all’alba del terzo giorno, la polizia si incazzò davvero.”
La triste conclusione:
“Per compensare in parte il professor Riccardelli della perdita irreparabile della sua preziosissima pellicola, gli ammutinati furono condannati a una punizione orrenda da girone dantesco. Dovevano far rivivere almeno la sequenza principale del capolavoro distrutto tutti i sabati pomeriggio fino all’età pensionabile”.