Le scene cult. Ma mi faccia il piacere! ovvero Totò e la politica (2. parte)
Lo chiamano qualunquismo oppure oggi identificano tale pensiero con Beppe Grillo… ma il pensiero che furbescamente i media identificano con l’antipolitica non è che una caratteristica insita nel DNA delle popolazioni italiche.E Totò sembra aver ben captato e interpretato tale umore (meglio dire malumore) nell’immediato dopoguerra. La sua gag nel vagon lit con l’Onorevole Cosimo
Lo chiamano qualunquismo oppure oggi identificano tale pensiero con Beppe Grillo… ma il pensiero che furbescamente i media identificano con l’antipolitica non è che una caratteristica insita nel DNA delle popolazioni italiche.
E Totò sembra aver ben captato e interpretato tale umore (meglio dire malumore) nell’immediato dopoguerra. La sua gag nel vagon lit con l’Onorevole Cosimo Trombetta (interpretato dal grande Mario Castellani e tratta dal film Totò a colori di Steno), rappresenta l’ennesima rivincita (recitata da Totò) dell’uomo comune nei confronti di una classe politica considerata non solo distante dai cittadini ma addirittura estranea alla realtà.
Totò nello sketch difatti sembra non riconoscere mai l’Onorevole Trombetta in quanto politico… anzi, nel momento in cui il politico si presenta come tale la ridicolizzazione operata da Totò aumenta ulteriormente… Nella pagina seguente la seconda parte dello sketch e la versione diversa, in bianco e nero, apparsa in Tuttototò.
la seconda parte della gag
La versione tratta da TuttoTotò
La locandina del film