Home Berlinale - Festival internazionale del cinema di Berlino CSNY Déjà Vu di Neil Young: locandina e trailer

CSNY Déjà Vu di Neil Young: locandina e trailer

Arriverà in Italia il 24 ottobre CSNY Déjà Vu, film-documentario-live del 2008 (presentato anche alla Berlinale) di Bernard Shakey (al secolo Neil Young), ambientato ai giorni nostri ma con radici lontane nel tempo. Ci troviamo infatti nel 1970 quando David Crosby, Graham Nash, Stephen Stills, Neil Young fanno uscire un album storico a titolo appunto

di mario
16 Ottobre 2008 11:30

csnyArriverà in Italia il 24 ottobre CSNY Déjà Vu, film-documentario-live del 2008 (presentato anche alla Berlinale) di Bernard Shakey (al secolo Neil Young), ambientato ai giorni nostri ma con radici lontane nel tempo. Ci troviamo infatti nel 1970 quando David Crosby, Graham Nash, Stephen Stills, Neil Young fanno uscire un album storico a titolo appunto CSNY Déjà Vu. Un periodo turbolento: c’era da protestare contro la guerra in Vietnam.

Quasi trent’anni dopo la voglia di battersi e far sentire la propria voce non ha abbandonato questi musicisti. Questo film documenta il tour di supporto all’ultimo album di Neil Young, Living With War, e si incentra (così come le canzoni) su una nuova urgente protesta: quella contro la guerra in Iraq. Il tour non a caso è stato ribattezzato simbolicamente Freedom of Speech Tour.

Non è un film musicale come ci si potrebbe attendere. Ovviamente la musica c’è (e che musica), le interpretazioni live di pezzi storici e più recenti anche, ma il tutto non diventa memorabilia per soli fan. Oltre alle canoniche (ma mai scontate) parole dei musicisti ci sono numerose interviste a veterani del Vietnam e della guerra in Iraq. Ci sono momenti in cui la parola è data ai fan, alla gente comune.

Quel che ne esce è un importante rappresentazione di un popolo che non ne può più, perché gli errori di quarant’anni fa si sono dimostrati gli errori di oggi. In tempo di imminenti elezioni quella dei musicisti è una netta presa di posizione contro coloro che questa guerra sanguinosa l’hanno voluta. Al popolo americano, ma non solo, il compito di ascoltare. Perché “il momento in cui la musica poteva cambiare il mondo è passato, oggi al massimo può aiutare la gente a pensare“.

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