Home Notizie Negli Usa Clooney e Pitt battono De Niro e Pacino, mentre in Italia Hancock sbanca il botteghino

Negli Usa Clooney e Pitt battono De Niro e Pacino, mentre in Italia Hancock sbanca il botteghino

Che sia una sorta di passaggio di consegne? George Clooney e Brad Pitt, diretti dai fratelli Coen, hanno battuto Al Pacino e Robert De Niro, per la prima volta davvero insieme nello stesso film. Burn After Reading, presentanto trionfalmente a Venezia, conquista la testa del boxoffice americano, come indovinato dal 50% di voi al Fantaboxoffice,

15 Settembre 2008 09:10



Che sia una sorta di passaggio di consegne? George Clooney e Brad Pitt, diretti dai fratelli Coen, hanno battuto Al Pacino e Robert De Niro, per la prima volta davvero insieme nello stesso film. Burn After Reading, presentanto trionfalmente a Venezia, conquista la testa del boxoffice americano, come indovinato dal 50% di voi al Fantaboxoffice, incassando la bellezza di 19,404,000 dollari, con una media per sala di 7,319 dollari. Costato meno di 40 milioni di dollari il risultato è ottimo, considerando che quasi sicuramente riuscirà a coprire i costi con il solo mercato americano.

I due miti hollywodiani, invece, con il loro Righteous Kill si sono dovuti accontentare della terza piazza e di 16,500,000 dollari, con una media per sala di poco superiore ai 5000 dollari. Costato ben 60 milioni, il film mai riuscirà a pareggiare i costi di produzione con il solo mercato Usa, confermando il lento declino delle due stelle. Tra i due litiganti si è piazzato Tyler Perry, come al solito sorprendente con i suoi film. The Family That Preys incassa 18 milioni di dollari, ottiene la media per sala più alta della top10, con più di 8000 dollari per schermo, e punta con forza ai 35 milioni, solitamente sempre o quasi raggiunti dal buon Tyler.

Dietro i magnifici 3 si piazzano le Donne di The Women, che si accontenta di 10 milioni di dollari, dopo esserne costati 16, seguite dalla coniglietta di The House Bunny, semplicemente splendida con 42 milioni di dollari. Da sottilineare infine il crollo folle di Bangkok Dangerous, capace di scivolare dal primo all’8° posto della classifica, perdendo il 70% degli incassi, per arrivare appena ai 12 milioni di dollari, dopo esserne costati ben 45. Assieme a Babylon A.D., arrivato ai 20 milioni dopo esserne costato 70, è il flop dei flop di quest’ultima parte di anno. E in Italia? Quanto sarà riuscito ad incassare Hancock? Andiamolo a vedere…

Incredibile Hancock!
Il film con Will Smith supera ogni più rosea aspettativa, grazie anche al primo vero weekend autunnale, con pioggia e vento che hanno sferzato l’Italia da nord a sud, riportando finalmente gli italiani in sala. In tanti, tantissimi si sono accalcati per andare a vedere il supereroe ubriacone, facendo incassare alla pellicola poco più di 5 milioni di euro, come pronosticato dal 16% di voi al Fantaboxoffice, in appena tre giorni di programmazione! Premiata la scelta della Sony di far slittare l’uscita italiana da Luglio a Settembre. Che in casa Warner qualcuno si stia mangiando le mani?

Dietro lo strepitoso Hancock resiste benissimo Kung Fu Panda. Il cartoon della Dreamworks continua a macinare incassi, toccando i 14 milioni di euro. L’obiettivo dei 20, impensabile fino a 15 giorni fa, a questo punto è più che fattibile, con il clamoroso successo ottenuto da Madagascar che potrebbe incredibilmente ripetersi.

Da Venezia arriva l’unico titolo italiano in gara capace di portarsi a casa un premio, con Silvio Orlando, ovvero Il papà di Giovanna di Pupi Avati. La pellicola sfiora il milione di euro, non entusiasmando ma nemmeno deludendo, mentre Ozpetek con il suo Un giorno Perfetto continua a non voler sfondare, arrivando ai 2 milioni di euro appena. Difficilmente riuscirà a toccare il tetto dei 4, per un risultato che, in quel caso, potremo considerare sicuramente deludente…

Deludente come Il Seme della Discordia di Corsicato, che arriva agli 800,000 euro, ed X-Files:Voglio Crederci, che si deve accontentare di un milioncino di euro e qualche spicciolo, confermandosi un mezzo flop anche nel nostro paese. Chi sorprende e stupisce, invece, è Il Pranzo di Ferragosto. Piccolo caso veneziano, costato appena 50,000 euro, il film è arrivato in appena 10 giorni ai 500,000 euro, confermandosi un successo non solo di critica ma anche di pubblico. Vedere a Venezia Corsicato e Ozpetek in concorso e questo Pranzo di Ferragosto rilegato ai margini non fa altro che aumentare i dubbi sulle scelte ambigue di Muller… i ‘nomi’ hanno ancora una volta vinto sulla qualità, e per un Festival non esiste di peggio.