Festival di Locarno 2008: Brideshead Revisited – Ritorno a Brideshead: la recensione
Ritorno a Brideshead (Brideshead revisited, Gran Bretagna 2008) di Julian Jarrold con Emma Thompson, Michael Gambon, Greta Scacchi, Matthew Goode, Ben Whishaw, Hayley Atwell.Inghilterra, pochi anni prima della Seconda Guerra Mondiale. Charles Ryder (Matthew Goode), conosce ad Oxford Sebastian Flyte (Ben Whishaw) e ne diventa il migliore amico. Il ragazzo lo presenta alla famiglia e
Ritorno a Brideshead (Brideshead revisited, Gran Bretagna 2008) di Julian Jarrold con Emma Thompson, Michael Gambon, Greta Scacchi, Matthew Goode, Ben Whishaw, Hayley Atwell.
Inghilterra, pochi anni prima della Seconda Guerra Mondiale. Charles Ryder (Matthew Goode), conosce ad Oxford Sebastian Flyte (Ben Whishaw) e ne diventa il migliore amico. Il ragazzo lo presenta alla famiglia e lo porta nella ricca dimora, Brideshead. Qui Charles viene subito accolto in modo amorevole nonostante sia ateo; i Flyte infatti sono ferventi religiosi, cattolici praticanti e l’atmosfera della casa e l’educazione dei ragazzi viene regolata e approvata dalla severa madre Lady Marchmain (Emma Thompson). Tutto scorre liscio e sereno finché Sebastian si innamora di lui e Charles si innamora di Julia (Hayley Atwell), la sorella dell’amico.
Jarrold porta sul grande schermo il romanzo omonimo di Evelyn Waugh del 1945 da cui venne tratta nel 1981 una serie televisiva. Con uno stile che ricorda molto James Ivory (pregio o difetto?) allestisce un affresco tipicamente inglese di una famiglia aristocratica, cattolica fino al midollo e naturalmente non esente al peccato e ai conseguenti sensi di colpa.
L’omosessualità di Sebastian è logicamente vista in modo negativo e persino la nonna prega “per lui ogni giorno”. Lady Marchmain crede nella salvezza della sua anima grazie alla vicinanza di Charles ma l’amico non fa che peggiorare la situazione innamorandosi di Julia e facendo innamorare Sebastian.
Un amore proibito per tutti e tre costellato da trasgressione e da peccati carnali che non possono essere consumati, da una religione che non accetta matrimoni con un marito non cattolico e da una madre che dà importanza all’etichetta e all’apparenza. E mentre tutti e quattro scendono e risalgono la china della solitudine per Charles si staglia l’inquietante tarlo dell’ambizione. Perché è rimasto amico di Sebastian e Julia? Cosa voleva veramente da loro? Amicizia, amore o la ricchezza di Brideshead? A questa domanda il regista non fornisce risposta, tocca a noi scoprirlo.
Gli attori scelti sono perfettamente in parte, a partire naturalmente da una superba Emma Thompson che catalizza l’attenzione ogni volta che appare in scena, senza però rubare niente agli altri comprimari. Uno su tutti è Sebastian, un magnifico Ben Whishaw (ve lo ricordate inquietante Grenouille del Profumo?), che ci regala un’ottima performance di ragazzo omosessuale, fragile, alcoolizzato e tormentato. E, ammettiamolo, il tono del film cala decisamente quando il suo personaggio esce di scena. Buona la prova di Hayley Atwell e Matthew Goode, amanti tormentati dai sensi di colpa, prima del fratello ed amico e poi dalla religione.
Voto Carla: 7