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Cineblog consiglia: Il Signore degli Anelli – La Compagnia dell’Anello

Il Signore degli Anelli – La Compagnia dell’Anello (2001) Regia di Peter Jackson, con Elijah Wood, Sean Astin, Ian McKellen, Viggo Mortensen, Ian Holm, Orlando Bloom, Cate Blanchett, Liv Tyler.Stasera, sabato 28 giugno, ore 20.30 su Italia1.Quando iniziò a trapelare la notizia che Peter Jackson, regista fino a quel momento pressoché sconosciuto al pubblico mainstream,

di mario
28 Giugno 2008 08:30

isdaIl Signore degli Anelli – La Compagnia dell’Anello (2001) Regia di Peter Jackson, con Elijah Wood, Sean Astin, Ian McKellen, Viggo Mortensen, Ian Holm, Orlando Bloom, Cate Blanchett, Liv Tyler.

Stasera, sabato 28 giugno, ore 20.30 su Italia1.

Quando iniziò a trapelare la notizia che Peter Jackson, regista fino a quel momento pressoché sconosciuto al pubblico mainstream, stava preparando una trasposizione del capolavoro di Tolkien, ossessivamente amato da milioni di lettori, il mondo si spaccò in due tronconi: coloro che bollavano come eresia il solo tentativo e coloro che non vedevano l’ora di seguire le avventure di un Frodo in carne ed ossa.

Il sottoscritto, come molti altri, accolse la notizia con stupore misto a paura: come avrebbe fatto Jackson a riportare su schermo la complessità della narrazione del testo, riuscendo al contempo a non perdere un’oncia dell’attenzione dello spettatore meno padrone delle Middle Earth?

Si trattava solo di attendere per conoscere la risposta. Nel 2001 esce nelle sale il primo dei tre film che andranno a comporre l’affresco di Jackson, e che viene riproposto da Italia1 stasera: La Compagnia dell’Anello.

gandalf

Dopo una lunga intro, necessaria a narrare le vicende che portarono alla creazione-sparizione dell’Unico, l’anello del potere del malvagio Sauron, il film segue le vicende di Frodo Baggins, che, ricevuto un ben pesante dono da suo zio Bilbo (protagonista a sua volta del già annunciato The Hobbit), è costretto a lasciare la sua amata Contea per un futuro incerto. Quel dono altro non è che l’anello da secoli passato nel mondo delle leggende, quello che Sauron, misteriosamente riapparso nelle lande di Mordor, brama più della sua stessa esistenza.

La narrazione di questo primo episodio non è altro che una lunga fuga dai poteri del Male che si sono risvegliati e cercano di rientrare in possesso dell’Anello. Jackson riesce quasi sempre ad appassionare, ed a livello tecnico il film risulta strabiliante, ma c’è almeno un’enorme pecca che i veri fan di Tolkien non perdoneranno mai al regista (e agli sceneggiatori che con lui hanno lavorato): l’aver cancellato un personaggio che possiede un valore simbolico unico nell’ambito dell’intera vicenda, ovvero Tom Bombadil. Cancellare lui ha significato cancellare 4 capitoli del primo libro, oltre che un altro personaggio di grande fascino, lo Spettro dei Tumuli.

Inutile dire che, se non si ama il genere, queste 3 ore risulteranno di una noia mortale o quantomeno lasceranno indifferenti, considerando anche che questa è la parte più fluida, anche troppo, della narrazione e che le vicende e gli intrighi vengono solo preannunciati. Per avere le prime vere evoluzioni bisogna attendere che venga formata la Compagnia dell’Anello e che questa, presa la decisione di distruggere l’anello, si inoltri nei cunicoli di Moria, antico regno dei nani.

Due ore dall’inizio del film. E francamente non tutti potrebbero resistere tanto. Ma se riuscirete a passare oltre i difetti pur evidenti di equilibrio narrativo, potrete poi godere di un secondo film quasi-capolavoro (Le due Torri) e di un terzo che, pur distruggendo il finale tolkieniano, riesce comunque ad entusiasmare gli occhi e il cuore (Il ritorno del Re).

Voto Mario: 7,5