Festival di Cannes 2008: conclusioni e toto-Palma
La Palma d’Oro di quest’anno avrà un peso politico: parola del Presidente della Giuria Sean Penn. Non avevamo dubbi. Il fatto è che la maggior parte dei film in concorso quest’anno a Cannes sono pellicole ancorate disperatamente alla realtà; molte raccontano digrazie, corruzione e verità della propria terra, oppure si indaga su miti che pesano
La Palma d’Oro di quest’anno avrà un peso politico: parola del Presidente della Giuria Sean Penn. Non avevamo dubbi. Il fatto è che la maggior parte dei film in concorso quest’anno a Cannes sono pellicole ancorate disperatamente alla realtà; molte raccontano digrazie, corruzione e verità della propria terra, oppure si indaga su miti che pesano nella Storia, o si scava su drammi più esistenziali connessi all’attualità.
Una Palma d’Oro difficile da stabilire in anticipo, quindi, anche per chi a Cannes c’era. Facendo una scrematura veloce, sarebbero una dozzina i film che aspirerebbero o alla Palma d’Oro o ad un premio. Tra Eastwood e Salles, anche i due italiani e due francesi, oltre ai Dardenne. In una edizione che ha fatto scattare molti applausi per una cerchia “ristretta” di film e anche qualche silenzio (se non fischi…) per altri, cerchiamo di delineare le possibilità che ciascun film ha di vincere.
Noi cercheremo di darvi tutti i premi il più velocemente possibile, “possibilità” permettendo. Intanto facciamo il nostro Toto-Palma.
24 City – Jia Zhang Ke: ha fatto parlare di sè, e ha persino commosso. Dopo il Leone d’Oro per Still Life, potrebbe essere Palma d’Oro per Jia.
Adoration – Atom Egoyan: ha diviso la critica, e nessuno lo segnala né tra i peggiori film del festival né tra i migliori. Non dovrebbe essere un “pericolo” per altri film in gara.
Blindness – Fernando Meirelles: film d’apertura, quindi… Contando che non ha certo scatenato entusiasmi, e contando le successive polemiche con la distribuzione, è impossibile che la Palma d’Oro vada al film con Julianne Moore.
Changeling – Clint Eastwood: a detta di molti, uno dei migliori film in gara. A detta di molti, un serio candidato al premio maggiore. Ma anche un film americano: se Penn fa vincere l’amico Eastwood, qualcuno potrebbe parlare di favoritismi… Ma attenzione ad un possibile premio per la Jolie.
Che – Steven Soderbergh: chissà, chissà… Generalmente ha colpito la critica e il pubblico, con qualche voce fuori dal coro. Più che la Palma d’Oro, c’è Del Toro che potrebbe aspirare al premio come migliore attore.
Un conte de Noël – Arnaud Desplechin: rientra nella rosa dei papabili per la Palma d’Oro. Film francese che è piaciuto, grazie ad un bel ritratto di una famiglia che cade a pezzi…
Delta – Kornél Mundruczó: non vincerà. Il film del “discepolo di Béla Tarr” ha annoiato molti e fatto storcere più di un naso, e poi non dovrebbe avere “quel peso politico” che vuole Penn.
Il divo – Paolo Sorrentino: molto applaudito, il film si Sorrentino (per la terza volta di seguito in concorso) secondo qualcuno aspirerebbe al premio maggiore. Per il sottoscritto, però, qui ci potrebbe stare soprattutto un premio a Servillo.
Entre les murs – Laurent Cantet: è piaciuto moltissimo, e secondo molti è da Palma d’Oro. Tra gli ultimi film presentati, potrebbe aver messo i bastoni tra le ruote a pellicole e registi che già si vedevano con un premio sul comò.
La Frontière de l’aube – Philippe Garrel: è escluso che vinca. Anche perché secondo le recensioni e le varie opinioni lette si tratterebbe del peggior Garrel.
Gomorra – Matteo Garrone: ovviamente, per l’Italia è la Palma d’Oro del festival. Piano con gli entusiasmi: si potrebbe restare amareggiati. Indiscutibile comunque che si tratti di uno dei possibili vincitori. E un premio se lo porterà a casa di sicuro.
Leonera – Pablo Trapero: globalmente ha lasciato indifferente, tra chi l’ha trovato un buon film e chi l’ha snobbato. Non creerà problemi ad altri film.
Linha de Passe – Walter Salles e Daniela Thomas: papabile vincitore. Si dice che Salles sia un furbetto, ma il suo ultimo film ha toccato e commosso critica e pubblico.
La Mujer sin cabeza – Lucrecia Martel: non vincerà nulla, anche perché non è piaciuto praticamente a nessuno. Certo, le parole di Penn (che dice che la sua Palma sarà assegnata assolutamente controcorrente) fanno paura a tutti quelli che hanno odiato questo film…
My Magic – Eric Khoo: film piccolino, si dice poco interessante. Insomma: non un pretendente per la Palma.
Palermo Shooting – Wim Wenders: alla fine, il film più odiato tra quelli in concorso. A sorpresa. Fischiato e deriso; se vincerà si scatenerà una rivoluzione che manco quella del Che…
Serbis – Brillante Mendoza: un film particolare direttamente dalle Filippine. Ha diviso le opinioni, e alla fine non sembra un serio vincitore.
Le silence de Lorna – Luc Dardenne e Jean-Pierre Dardenne: terza Palma per i Dardenne? Non è da escludere, affatto. Qualcuno non è rimasto soddisfatto, ma i Dardenne restano i Dardenne, e una terza Palma sarebbe un record assoluto. Arta Dobroschi aspira al premio per la miglior attrice.
Synecdoche, New York – Charlie Kaufman: un enigma. Che si porti qualche premio a casa? Magari il premio per il miglior attore al grande Philip Seymour Hoffman.
Les trois Singes – Nuri Bilge Ceylan: qualcuno ci crede. Il cinema del turco Ceylan o si ama o si odia, ma non lascia indifferenti, e potrebbe aver colpito la giuria. Un premio, secondo indiscrezioni, ci dovrebbe comunque essere (agli attori?).
Two Lovers – James Gray: a detta di molti, uno dei miglior film del festival. Ormai Gray ha avuto la sua riscossa, e una possibile Palma d’Oro non è da escludere. Personalmente, avendo sempre in mente le parole di Penn, la vedo dura.
Waltz With Bashir – Ari Folman: seguirà le orme di Persepolis e vincerà il Premio della giuria? Chissà, ma è anche nella rosa dei seri candidati per la Palma.