La rabbia di Louis Nero e Forse Dio è malato di Franco Brogi Taviani da domani in sala
Domani, venerdì 29 febbraio, escono nelle nostre sale (proviamo ad indovinare le decine o unità delle copie distribuite?) due film italiani davvero poco pubblicizzati: si tratta di Forse Dio è malato e La rabbia. Il primo è tratto dall’omonimo diario letterario di viaggio del Presidente del PD Walter Veltroni.Diretto da Franco Brogi Taviani, fratello di
Domani, venerdì 29 febbraio, escono nelle nostre sale (proviamo ad indovinare le decine o unità delle copie distribuite?) due film italiani davvero poco pubblicizzati: si tratta di Forse Dio è malato e La rabbia. Il primo è tratto dall’omonimo diario letterario di viaggio del Presidente del PD Walter Veltroni.
Diretto da Franco Brogi Taviani, fratello di Paolo e Vittorio, che torna dietro la macchina da presa dopo anni e anni di silenzio, è un documentario sull’Africa Sub-Sahariana: si parlerà dello sfruttamento dei bambini, della condizione delle persone, della malattia e della sopravvivenza. Taviani descrive così il suo film: “un film a suo modo didascalico, ma dotato di una cadenza drammaturgia e poetica – quella dell’alternanza tra documentario e ricostruzione filmica – scandita nelle canzoni che “poeticamente”, appunto, interpuntano e amalgamano la diversa e cruda materia narrativa”.
La rabbia invece è il quarto film dello sperimentatore Louis Nero, che dopo la sua trilogia sul linguaggio cinematografico (Golem, Pianosequenza, Hans), che ha diviso non poco la critica, fa i conti con le difficoltà di girare un film. C’è un regista, quindi, che cerca un produttore che gli finanzi la sua idea. Ma viste le difficoltà, solo la “rabbia” può far sì che il regista non molli… Ne uscirà sicuramente un ritratto della cinematografia italiana abbastanza demolito, e visto di chi stiamo parlando ci sarà sicuramente una bella dose di oniricità e follia visiva.