I clamorosi ritardi della distribuzione italiana
Quando Non è un paese per vecchi è uscito nelle nostre sale, abbiamo un po’ tutti esultato. Al di là del fatto che sia un grandissimo film, ma l’ultimo Oscar come miglior film ha atteso tanti mesi prima di approdare nelle nostre sale. Presentato a maggio in concorso a Cannes 60 (dove, col senno di
Quando Non è un paese per vecchi è uscito nelle nostre sale, abbiamo un po’ tutti esultato. Al di là del fatto che sia un grandissimo film, ma l’ultimo Oscar come miglior film ha atteso tanti mesi prima di approdare nelle nostre sale. Presentato a maggio in concorso a Cannes 60 (dove, col senno di poi, è stato in effetti clamorosamente snobbato, e non parlo dei Palmarès) e uscito in America il 9 novembre, da noi è uscito questo venerdì 22 febbraio.
Un gran bel ritardo, visto il cognome dei registi, “tali” Coen. Ma dopotutto con Non è un paese per vecchi siamo anche stati fortunati, visto che altri film subiranno ritardi simili, ancora più grandi o rischiano di non uscire proprio in sala. Vediamo assieme qualche esempio, giusto per renderci conto della situazione. Anche Persepolis, in uscita da noi questo venerdì 29 febbraio, fu presentato a Cannes, e REC, sempre in uscita venerdì, fu presentato a Venezia 64: il secondo è già un miracolo che stia per uscire.
Onora il padre e la madre (“traduzione” di Before the devil knows you’re dead), visto a Roma, esce sei mesi dopo, il 14 marzo, e Un bacio romantico (ossia My Blueberry Nights…), dopo vari spostamenti, giungerà in Italia appena il 28 marzo dopo aver aperto l’ultimo Festival di Cannes a maggio…
Capiamo che, vista la pessima accoglienza a Venezia, i distributori abbiano avuto timore nel portare al cinema Nessuna qualità agli eroi, però sette mesi non sono pochi (l’uscita è prevista, dopo vari rimandi, per il 28 marzo). Più clamoroso ancora è il caso dell’ultra-acclamato Juno, vincitore della seconda Festa di Roma, candidato agli Oscar anche come miglior film e in uscita da noi il 4 aprile…
Escono il 4 aprile anche due film acclamati all’ultima Mostra di Venezia, ossia la commedia italiana Non pensarci e il vincitore del Leone del Futuro La Zona, mentre Il treno per il Darjeeling (The Darjeeling Limited), che era in concorso ed ha vinto il Leoncino d’Oro, uscirà addirittura il 24 aprile. Mongol, presentato a Roma e nominato come miglior film straniero agli Oscar, esce invece il 25 aprile.
Ecco invece gli “scarti” di stagione: il brutto remake The Hitcher esce con un anno e mezzo di ritardo, esattamente il 16 maggio, mentre Il nome del mio assassino (I know who killed me), imbatutto “vincitore” agli ultimi Razzies, finirà in qualche saletta con aria condizionata in piena estate dall’11 luglio. Funny Games, uno dei titoli di punta della Lucky Red, per ora è in listino con un’uscita prevista per il 22 agosto: speriamo in un errore.
E dopo questa full immersion negli orrori della nostra distribuzione, ecco una lecita domanda: che fine faranno invece altri film come Redacted, Nightwatching, 12, Beaufort, Alexandra, e che fine ha fatto ad esempio Hey Yanquan (I don’t want to sleep alone) di Tsai Ming-liang, presentato due anni fa a Venezia? E Saw IV è sparito? E poi ci si lamenta del p2p (provocazione).