Speciale Home Video Dvd: Michael Clayton, Il caso Thomas Crawford, Un’altra giovinezza, Behind enemy lines 2, Natale in Crociera
Ecco le uscite in dvd di questa settimana.Michael Clayton (di Tony Gilroy) – Come unire con successo una pellicola di forte impegno civile con un impianto narrativo appassionante. George Clooney (bravissimo, ma ormai ci stiamo abituando…) ricopre i panni di Michael Clayton, un avvocato con il vizietto del gioco disposto a tutto per “dimostrare” l’innocenza
Ecco le uscite in dvd di questa settimana.
Michael Clayton (di Tony Gilroy) – Come unire con successo una pellicola di forte impegno civile con un impianto narrativo appassionante. George Clooney (bravissimo, ma ormai ci stiamo abituando…) ricopre i panni di Michael Clayton, un avvocato con il vizietto del gioco disposto a tutto per “dimostrare” l’innocenza dei clienti del prestigioso studio presso il quale lavora.
Un personaggio a tinte fosche, quindi, che si muove nelle maglie larghe della legge per far sì che la bilancia della giustizia penda sempre dalla parte giusta, ovvero quella che lui rappresenta. Almeno fino a quando la coscienza non verrà a chiedere il conto delle sue azioni…
Potreste dire: ma non è la copia esatta di “A civil action”? In parte non vi sbagliate: le somiglianze tra le due pellicole sono molte, ma a favore di “Michael Clayton” giocano l’interpretazione di Clooney, una superba fotografia e la dignitosa regia di Gilroy (sceneggiatore che dobbiamo ringraziare per la trilogia di Bourne e “L’Avvocato del diavolo” ma maledire per “Armageddon”). Ok, anche “A civil action” è un ottimo film: tenetelo come seconda scelta, qualora la copie di “Michael Clayton” fossero esaurite.
Un’altra giovinezza (di Francis Ford Coppola) – [Giudizio personale ricavato da una profonda e totale delusione per un amore cinematografico tradito: come rivedere la ragazza dei tuoi sogni del liceo e trovarla molto simile a Platinette…] È un omonimo, sicuramente. Il regista di questo film non può essere lo stesso Coppola de “Il padrino” o di “Apocalipse Now”. Sarà il cugino…
Il caso Thomas Crawford (di Gregory Hoblit) – Succede alquanto spesso per i divoratori di cinema la voglia matta di “genere”: tutto quello che si chiede in questi casi è solo una buona idea iniziale e che il regista non faccia altro che mostrarci quello che già ci aspettiamo in un gioco di equazioni: fantascienza = alieni / horror = morti / comici = ridere. Nel caso particolare di un “giallo”, una trama avvincente, colpi di scena, un assassino che non sia riconoscibile dopo i titoli di testa, attori e ruoli credibili. Praticamente, l’esatto contrario di “Don Matteo”. “Il caso Thomas Crawford” è semplicemente questo: quello che aspettiamo da un giallo, con in più Anthony Hopkins che, pur non mangiando nessuno, non è di certo meno cattivo.
Behind enemy lines 2 (di James Dodson) – Sia in questo caso come nel capitolo precedente, mi sono chiesto se le “linee nemiche” di cui si parla nel titolo siano quelle del buon gusto cinematografico. Nel caso, sono ampliamente sorpassate. Si tifa per i nemici: che almeno ammazzino il protagonista, così finisce questa tortura…
Natale in Crociera (di Neri Parenti) – Il bello di questi film (perché, sembra strano, ma un bello c’è…) è che per noi recensori il lavoro è molto facile: basta crearsi un modulo prestampato da riproporre ogni anno con minuscole variazioni. Ci sto lavorando insieme ad un gruppo di scienziati del M.I.T. e per il prossimo “Natale a…” sarà pronto. Importante: quella cosa lunga un’oretta e mezza carica di marche messa in bellavista sullo schermo non è pubblicità, ma il film vero e proprio. Anche per il product placement ci vuole classe…