Cineblog consiglia: La valle dell’Eden
La valle dell’Eden (East of Eden, USA, 1955). Regia di Elia Kazan. Con Raymond Massey, Burl Ives, James Dean, Julie Harris, Jo Van Fleet, Richard Davalos. Drammatico, 115′Oggi Venerdì 18 Gennaio, Rete4 ore 16:00Siamo a Salinas Valley, un centro agricolo della California settentrionale, nel 1917: in una terra dai grandi contrasti durante un’epoca in cui
La valle dell’Eden (East of Eden, USA, 1955). Regia di Elia Kazan. Con Raymond Massey, Burl Ives, James Dean, Julie Harris, Jo Van Fleet, Richard Davalos. Drammatico, 115′
Oggi Venerdì 18 Gennaio, Rete4 ore 16:00
Siamo a Salinas Valley, un centro agricolo della California settentrionale, nel 1917: in una terra dai grandi contrasti durante un’epoca in cui la vita era dura e difficile si svolge la tormentata saga della famiglia Trask. Il padre, Adam (Raymond Massey), è incapace di gestire il rapporto fra i due figli, Aaron e Cal, causando l’odio tra i ragazzi.
Cal (James Dean), ritenendosi non amato dal padre, si ribella ad esso e si mette in competizione col fratello. Il giovane scopre inoltre che la madre (Jo Van Fleet), ritenuta morta da tempo, ha in realtà abbandonato il marito e ora gestisce un bordello a Monterey. I rovesci economici, lo scoppio della guerra e i tormenti personali porteranno alla rovina la famiglia…
Tratto da una parte del romanzo East of Eden (1952) di John Steinbeck, adattato da Paul Osborne, è una rilettura in chiave psicanalitica della storia di Caino e Abele: il primo non è tanto mosso da cattiveria quanto da disperata ricerca d’amore. Ottimo dal punto di vista della struttura psicologica dei personaggi, del ritmo emotivo e della fotografia.
Primo film a colori di Kazan e anche primo film dell’indimenticabile e tormentato J. Dean, che all’epoca aveva appena terminato di frequentare i corsi dell’Actor’s Studio, La valle dell’Eden si adatta inoltre bene alla personalità di Dean, nel ruolo del sofferto giovane non amato dal proprio padre; in questo ruolo Jimmy porta sullo schermo, sin dall’inizio della sua carriera, le inquietudini di una vita sofferta e di un inguaribile malessere verso convenzioni e restrizioni sociali.
Oscar a J. Van Fleet nella parte della madre e nomination come Miglior Attore a James Dean, Miglior Regista a Kazan e Miglior Sceneggiatura a Paul Osborne. Il regista vinse anche il premio di categoria al Festival di Cannes e la pellicola si aggiudicò il Golden Globe.