Riparo Anis Tra di Noi: foto, trailer e recensioni
Esce il 18 gennaio il film italiano Riparo Anis tra di noi con la regia di Marco Simon Puccioni ed il cast formato da Maria de Medeiros, Antonia Liskova, Mounir Ouadi, Vitaliano Trevisan, Gisella Burinato, Francesco Carnelutti e che tocca tematiche lesbiche e di immigrazione. Ecco la tram: Anna e Mara durante il ritorno da
Esce il 18 gennaio il film italiano Riparo Anis tra di noi con la regia di Marco Simon Puccioni ed il cast formato da Maria de Medeiros, Antonia Liskova, Mounir Ouadi, Vitaliano Trevisan, Gisella Burinato, Francesco Carnelutti e che tocca tematiche lesbiche e di immigrazione.
Ecco la tram: Anna e Mara durante il ritorno da una romantica vacanza in Tunisia si rendono conto che Anis, un giovane clandestino, è entrato nella loro macchina per entrare in Italia. Anis diventa amico della coppia e specialmente di Anna che desidera ardentemente avere un figlio. E’ possibile gestire questo strano triangolo?
Il film ha raccolto diversi premi in giro per il mondo. Dopo il salto trovate il lungo elenco, il trailer, alcune foto e la rassegna stampa con diverse recensioni.
Dopo aver rappresentato l’Italia nella sezione Panorama della 57a Berlinale, Riparo ha partecipato al prestigioso festival New Directors, New Films di New York e alla 25a edizione di Annecy Cinéma Italien dove si è aggiudicato il Grand Prix e Antonia Liskova ha ottenuto il premio per l’interpretazione femminile. Inoltre, al Festival del Cinema Europeo di Lecce, Maria De Medeiros e Antonia Liskova hanno vinto ex aequo il premio come Miglior Attrice Europea, attribuito dal SNGCI.
Riparo ha partecipato ai seguenti Festival:
GERMANIA (prima mondiale)
57 a BERLINALE – Panorama
REPUBBLICA CECA
42° Karlovy Vary International Film Festival
FRANCIA
25 a edizione di Annecy Cinéma Italien
30° Festival du Film Italien de Villerupt – 29° Festival Cinéma Méditerranéen Montpellier –
13° Festival de Films Gays & Lesbiens – Parigi
REGNO UNITO
15° Raindance Film Festival – Londra
SPAGNA
3° Festival de Cinema Polític – Barcellona
12° LesGaiCineMad, Festival International de cine lésbico y gai – Madrid
SCANDINAVIA
35° Norwegian International Film Festival – Haugesund
15° Vinokino Lesbian and Gay Film Festival – Helsinki – Copenhagen Gay & Lesbian Film Festival
SERBIA
Festival del Cinema d’Autore – Belgrado
CROAZIA
Festival del Cinema Italiano – Zagabria
AUSTRALIA
54° Sydney International Film Festival
SUD AFRICA
28° Durban International Film Festival
ISRAELE
24° Haifa International Film Festival
GIAPPONE
14° Osaka European Film Festival
TURCHIA
44° International Eurasia Film Festival – Antalya
BRASILE
23° Rio de Janeiro Film Festival
31° Sao Paulo International Film Festival – Mix Glbt – Brasilia
USA
36° New Directors/New Films – New York
16° Nice – New Italian Cinema Events – 33° Seattle International Film Festival – 25° Frameline – San Francisco
25° Outfest – Los Angeles – 18° Glbt Film Festival -Tampa – 19° NewFest – New York City – 13° G&L Film Festival – Philadelphia
Halifax Film Festival – Nova Scotia – Long Island Film Festival – New York – Albuquerque Film Festival G&L FF – Austin
Rochester Film Festival – New York – G&L FF – Atlanta – G&L FF – Detroit – G&L FF – Washington DC – Pittsburgh Film Festival
CANADA
16° Inside Out – Toronto
19° G&L FF – Vancouver
BAHAMAS
4° Bahamas International Film Festival
ITALIA
8° Festival del Cinema Europeo – Lecce
22° Glbt Film Festival – Torino – 21° Glbt Film Festival – Milano -12° Linea d’Ombra – Salerno Film Festival -Queer Film Festival – Firenze – 13° MedFilmFest – Roma – 25° Sulmona Cinema
Recensioni della Stampa Italiana:
Libertà – Giorgio Gosetti
Storia di sentimenti e di emigrazione, racconta il lento insinuarsi di un extracomunitario clandestino nella vita di due donne di ritorno da un viaggio. Puccioni (certo tra i talenti più indipendenti e attesi della nuova generazione) non viene meno alla sua poetica del viaggio e della scoperta per cui ogni suo racconto è un giallo dei sentimenti ma come gli altri registi invitati a Berlino, fa uso della metafora per toccare i nervi scoperti della nostra società cosmopolita quanto smarrita.
Il Corriere della Sera – Paolo Mereghetti
… Molto meglio, allora, il terzo film italiano presente qui a Berlino, Riparo di Marco Simon Puccioni, nella sezione Panorama. Opera seconda che sconta qualche ingenuità produttiva il film racconta lo strano incontro, dalle parti di Udine, tra una coppia di lesbiche (la borghese de Medeiros e la proletaria Liskova) e un giovane immigrato clandestino (Mounir Ouadi). Tensioni personali, pregiudizi sociali e paure razziali si intrecciano in un convincente spaccato della provincia italiana dove il denaro è ancora potere e la rabbia esplode all’improvviso.
Cinemafrica – Alice Casalini
A cinque anni dal sorprendente esordio con Quello che cerchi, Marco Simon Puccioni torna sugli schermi con Riparo e lo fa con una prima mondiale prestigiosa, nella sezione Panorama della Berlinale, e con una storia a tre, sulla carta densa di implicazioni scottanti (…). Trovare la propria identità si trasforma a volte in una continua ricerca che sembra non aver mai fine: questo è il tema di Riparo (2007) di Marco Simon Puccioni. Con Riparo, Puccioni al suo secondo lungometraggio è stato accolto con calore a Berlino: il regista romano è riuscito nell’intento di fare un film ironico e piacevole, e di fare un lavoro di squadra nel quale lo stesso Mounir Ouadi, che interpreta Anis, ha collaborato nella scrittura, o riscrittura, dei dialoghi.
Affari Italiani – Giovanni Bogani
Qualche anno fa, aveva fatto un film interessante, espressionista, coraggioso nella composizione delle immagini. Un film come il cinema italiano da tempo non era riuscito a fare: “Quello che cerchi” era un esordio inatteso, e promettente.
Ora torna, con un secondo film stilisticamente più quieto: “Volevo che la regia fosse invisibile, volevo lasciare spazio agli attori, alla storia”. E la storia è quella di due donne, lesbiche, e del loro incontro con un ragazzo magrebino, che rappresenta in qualche modo l’innocenza, la forza selvaggia della giovinezza, e il figlio che una delle due non ha mai avuto (….).
Il Manifesto – Roberto Silvestri
Il film si avvale del prezioso e rapsodico lavoro alle luci, ora timbriche ora tonali e sensuali ora lisergiche, dell’italo tunisino Tarek Ben Abdallah, adatto alla rapsodia transculturale e multisessuale.
L’Unità – L.B.
… Tra reciproche diffidenze interculturali, omosessualità mai accettate, ipocrisie di facciata e la precarietà di lavori sull’orlo del licenziamento, il racconto sfrega dignitosamente i nervi scoperti di quel piccolo-mondo, riuscendo a capovolgere le sicurezze tanto cercate in una resa dei conti capace di sbrecciare ogni legame di finto-aiuto. Là dove il senso di emarginazione diventa la crepa in cui finisce per scivolare la gente che non ha potere contrattuale nei confronti della propria vita.
Il Sole 24 ore – Cristina Tagliabue
(…) Normalità e diversità si ridefiniscono. Come intuisce il regista Marco Puccioni che presenta il suo nuovo film al Festival di Berlino: racconta di due ragazze gay di provincia, che in un viaggio all’estero si ritrovano “adottate” da un piccolo extracomunitario. Il titolo della pellicola è «Riparo». Una parola che aiuta a declinare meglio il concetto ambiguo di tolleranza, per portarlo verso quello di accoglienza e accettazione.
Il Riformista – Anna Maria Pasetti
Riparo, secondo lungometraggio di Marco Simon Puccioni, unico italiano in concorso nella sezione Panorama alla 57ma Berlinale. Già apprezzato nel 2002 nel suo film d’esordio, Quello che cerchi (Nanni Moretti ne appoggiò l’uscita in sala grazie al Nuovo Sacher), Puccioni è una delle nuove voci del cinema italiano che possono a merito definirsi “impegnate” a tutto tondo. (…) Lo sguardo attento e coraggioso di Puccioni, anche sceneggiatore del film insieme a Monica Rametta e alla “morettiana” Heidrun Schleef, trova un contributo efficace nelle intense interpretazioni delle due protagoniste: da una parte la portoghese De Medeiros e dall’altra la slovacca Antonia Liskova, due straniere che in qualche modo possono rappresentare l’apertura dei confini geografici e culturali non solo a quest’opera ma anche a un certo modo di fare cinema in Italia.
Trailer da 90′:
Trailer presentato a Berlino: