Italo Moscati presenta il documentario ‘Non solo voce – Trent’anni dalla morte di Maria Callas’
Se siete estimatori di Maria Callas non potete perdervi, mercoledì 23 gennaio, la proiezione a Roma del film documentario ‘Non Solo Voce – Trent’anni dalla morte di Maria Callas’ firmato Italo Moscati.La proiezione del film doc avviene in un’iniziativa dedicata al cinema e alla grande cantante che comprende anche, sempre nel giorno 23 gennaio: alle
Se siete estimatori di Maria Callas non potete perdervi, mercoledì 23 gennaio, la proiezione a Roma del film documentario ‘Non Solo Voce – Trent’anni dalla morte di Maria Callas’ firmato Italo Moscati.
La proiezione del film doc avviene in un’iniziativa dedicata al cinema e alla grande cantante che comprende anche, sempre nel giorno 23 gennaio: alle 18 “Callas Forever” di Franco Zeffirelli (107’- 2002); alle 20 “Backstage di Medea” ( 23’- 1969) e, al termine di “Non solo voce”, “Medea” di Pier Paolo Pasolini (110’-1969).
“Non solo voce” è un racconto- inchiesta sul ricordo della grande soprano Maria Callas, morta il 16 settembre 1977 nella sua casa di Parigi. Sono trascorsi trent’anni da una scomparsa ancora avvolta dal mistero, le circostanze non sono mai state ben chiarite: una fine improvvisa dovuta a un inesorabile malore o un suicidio, come molti giornali continuano a ricordare?
Il film doc di Italo Moscati parte dalla morte della Callas, e in particolare dal lancio delle ceneri della cantante nel Mare Egeo secondo la precisa disposizione della cantante, per riesaminare una biografia sempre colma d’interesse e per cercare oggi il senso dell’esistenza della Callas a tanta distanza di tempo dalla sua scomparsa.
Lo scopo del film doc è quello di tornare con immagini e sonori inediti, o poco conosciuti, su una vita che è stata di gloria e di successi ma anche di illusioni e di delusioni. Fatti e sentimenti che la Callas ha sempre vissuto con grande intensità, facendosi ogni volta coinvolgere nel profondo della sua sensibilità.
Una sensibilità che conquistò tutti e che attraversa la cronaca artistica:le sue famose interpretazioni tra cui “Casta diva” dalla “Norma” e tante altre, dalla “Tosca” a “Traviata”, “Medea”, “Macbeth”, per citarne solo alcune. In collaborazione con i più grandi direttori d’orchestra, Tullio Serafin e Arturo Toscanini, e con uno dei più famosi registi di cinema e di teatro, oltre che di lirica, Luchino Visconti.
Una sensibilità travolta da cronache rose di cui giunge ancora la risonanza. Cronache in un tempo in cui imperversava Elsa Maxwell, la giornalista del gossip e degli scandali mondani. E che coinvolsero la Callas nel momento del suo momento più alto della sua popolarità, quando lasciò il marito italiano Giovan Battista Meneghini, che l’aiutò nel debutto all’Arena di Verona, per una travagliata relazione con l’armatore greco Aristotele Onassis. Un greco come lei (nata a New York in una famiglia di emigranti).
Onassis poi si allontanò bruscamente da lei per unirsi e sposare Jacqueline Kennedy, la vedova del presidente americano, John, ucciso a Dallas. Fu uno choc per la cantante che non seppe reagire. Da quel momento in poi- e fin dentro la seconda parte degli anni Sessanta, gli anni della contestazione giovanile- la Callas si allontanò dalle scene in modo brusco, partecipando soltanto a concerti. L’unica eccezione clamorosa fu il debutto al Covent Garden nel 1964 in “Tosca” diretta da Franco Zeffirelli che riuscì a convincerla al ritorno. Dopo la quale la carriera rallentò e la cantante si rifugiò nella sua casa di Parigi, praticamente ritirandosi.
Il film doc entra ed esce nella vita privata della cantante con l’intenzione di trovare gli inevitabili rapporti fra una prestigiosa carriera e gli affanni, le delusioni, i dolori di una donna dotata di grande talento e fragilissima emotivamente. Sulla Callas, in particolare sul rapporto con Onassis, sono stati scritti numerosi libri e anche qualche anno fa una fiction televisiva. La leggenda continua a suscitare interesse e talvolta un’enfasi sensazionalistica.
Di che leggenda si tratta? Per chiarire vengono proposte testimonianze di chi ha conosciuto la “divina Maria” come le cantanti Giulietta Simionato, Raina Kabaivanska, il tenore Giuseppe Di Stefano, il regista Zeffirelli. Sono riprese le interviste significative, e spesso toccanti, della Callas rilasciate ai cinegiornali e alle televisioni di diversi paesi. Ne risulta una storia della cantante e di un’epoca.
Moscati, nel suo racconto-inchiesta nel ricordo e nell’attualità sul mito Callas, ha selezionato alcuni film e immagini che si sono rifatti alla storia del celebre soprano. Tra i film, “Medea” diretto dal poeta-regista Pier Paolo Pasolini, con cui la Callas intrecciò una profonda amicizia. Ma la voce della indimenticabile soprano si ritrova in altre pellicole di importanti registi da Zeffirelli a Dario Argento e Jonathan Demme; e soprattutto a Federico Fellini, autore di “E la nave va…” ispirato alla vita della cantante.
Il messaggio della Callas muove emozioni, commuove, perché un umanissimo messaggio d’amore e non solo per la straordinaria bellezza di una voce.
Italo Moscati, scrittore, regista e sceneggiatore. Ha collaborato a lungo con Liliana Cavani (scrivendo tra l’altro “I cannibali”, “Milarepa”, “Il portiere di notte” e “Al di là del bene e del male”)e con Luigi Comencini, Gianni Amelio, Giuliano Montaldo, Ugo Gregoretti, Silvano Agosti, Piero Maccarinelli,Pasquale Squitieri,Augusto Zucchi. Ha scritto dieci commedie tutte rappresentate. Insegna Storia dei Media e Arti Visive della Contemporaneità all’Università di Teramo. Ha diretto il tv movie “Gioco perverso”, il serial “Stelle in fiamme”, e numerosi film doc tra cui “A New York! A New York! A New York!”, “Piccoli graffiti”, “Roma cinema”, Passioni nere”, “La guerra perfetta”, “Maschere”, “Nomadi”, “Occhi sgranati”, “Adolescenti, ovvero principianti assoluti”,“Il paese mancato”, “Viziati 1”, “Viziati 2”, “Tv posto di polizia”, “Non solo voce- Trent’anni dalla morte di Maria Callas”,“Via Veneto Set”. Quest’ultimo film ,“ Via Veneto Set”, prodotto da RaiSatCinema, Istituto Luce e RaiTeche, è stato proiettato alla cineteche di Roma, Milano, Torino, Bologna, Alessandria,e ha circolato a lungo in tutta Italia, in festival e manifestazioni; ed è stato selezionato per il Prix Italia di Verona 2007. I suoi ultimi libri sono “Anna Magnani”, “Vittorio De Sica”, “Pasolini passione”, “I Piccoli Mozart”, “Gioco perverso”, “Sergio Leone- Quando il cinema era grande”. Ha ricevuto diversi premi cinematografici e televisivi, tra cui il St.Vincent come autore tv; e premi come regista e conduttore alla radio per “La storia in giallo”, “Hollywood Party”, “Il ritorno di Belfagor” e “Alle 8 della sera”.
Appuntamento alla Cineteca Nazionale- Centro Sperimentale di Cinematografia
Cinema Trevi
Vicolo del Puttarello 25- Roma
06.6781206
Mercoledì 23 gennaio 2008
Ore 20.30
Sarà presente l’autore.