CineBlog consiglia: Omicidio a luci rosse
Omicidio a luci rosse (Body Double, USA, 1985) di Brian De Palma; con Craig Wasson, Melanie Griffith, Gregg Henry, Deborah Sheldon.Stanotte, 02.35, Canale 5Dopo il suo primo, grande gangster movie, Scarface, Brian De Palma ritorna al thriller che gli ha regalato fortuna e donato la fama. Più vicino a Vestito per uccidere che ad un
Omicidio a luci rosse (Body Double, USA, 1985) di Brian De Palma; con Craig Wasson, Melanie Griffith, Gregg Henry, Deborah Sheldon.
Stanotte, 02.35, Canale 5
Dopo il suo primo, grande gangster movie, Scarface, Brian De Palma ritorna al thriller che gli ha regalato fortuna e donato la fama. Più vicino a Vestito per uccidere che ad un Complesso di colpa, almeno per stile, Omicidio a luci rosse è considerato uno dei punti più alti della filmografia dell'”erede di Hitchcock”. Che fonde innanzitutto due capolavori del maestro, quali La donna che visse due volte e La finestra sul cortile, non limitandosi al semplice omaggio ma alla ricostruzione.
Ci sono quindi “due storie” in una: quella di un voyeur che spia una donna da una finestra all’altra, e quella di un uomo che crede di rivedere una donna che è già morta. Il protagonista è ovviamente uno solo: interpretato da un bravo Craig Wasson, il personaggio è un attore che soffre di claustrofobia (e non di vertigini…). La parte da leonessa comunque va di diritto a una quanto mai sensuale e bellissima Melanie Griffith, perfetta e con in più un gran bel carattere. Da questa storia nasce un’opera bellissima, particolare, singolare, profondamente depalmiana, che affonda le mani nella passione, nell’erotismo, nel mistero, nel sangue e nella tensione.
Ribadire che De Palma ha tecnica da vendere è ormai cosa naturale, ma ci sono da segnalare almeno la grottesca scena iniziale da contrapporre alla tesissima scena dell’inseguimento nel tunnel, le musiche bellissime -sempre del grande Pino Donaggio-, e il cameo dei Frankie Goes to Hollywood con la loro hit Relax. E poi anche una sequenza che farà felici i fan dello splatter: l’omicidio della prima donna, che verrà ripreso e omaggiato da Bret Easton Ellis nel suo capolavoro American Psycho. Da brividi.