Roma Film Festival: Trionfa Juno!
Juno doveva essere e Juno è stato!Amato sia dal sottoscritto, che l’aveva pronosticato come vincitore finale, che da Agata, Juno ha sbaragliato la concorrenza trionfando alla seconda Festa del cinema di Roma.Divertente, ironico, irriverente, portato avanti da una strepitosa sceneggiatura, in odore di Oscar, e da una fantastica protagonista, Ellen Page, che a mio personale
Juno doveva essere e Juno è stato!
Amato sia dal sottoscritto, che l’aveva pronosticato come vincitore finale, che da Agata, Juno ha sbaragliato la concorrenza trionfando alla seconda Festa del cinema di Roma.
Divertente, ironico, irriverente, portato avanti da una strepitosa sceneggiatura, in odore di Oscar, e da una fantastica protagonista, Ellen Page, che a mio personale avviso avrebbe meritato anche il Marc’Aurelio per la migliore interpretazione femminile, Juno vince assolutamente meritatamente questa edizione della Festa, acclamato da critica e pubblico in egual misura.
Seguirà le orme di Little Miss Sunshine ai prossimi Oscar, son pronto ad accettare scommesse.
E per tutti quelli che hanno sbertucciato la Festa, etichettando come “scarsi” i film presentati, proprio Juno e il pazzesco Into The Wild, vincitore nella sezione Premiere e mio prossimo favoritissimo agli Oscar, son li a smentirli categoricamente.
Una premiazione, quella presentata da Vincenzo Mollica e Martina Colombari nella splendida Sala Santa Cecilia dell’Auditorium, durata un’infinità, ben 3 ore, iniziata con un magnifico concerto del Maestro Ennio Morricone, acclamato e osannato con oltre 10 minuti di applausi.
Curiosi di sapere gli altri vincitori ed il seguito della premiazione? Cliccate su continua…
Il Maestro ha eseguito quattro suite tratte da colonne sonore ovviamente realizzate da lui, da Bugsy a La città della gioia, finendo con un emozionante e irresistibile Mission, che ha semplicemente fatto venire la pelle d’oca a tutti i presenti in sala.
Finito l’apprezzatissimo e applauditissimo concerto, durato un’ora circa, è iniziata la premiazione ufficiale, segnata inizialmente da una serie di inutili premi minori, assegnati dagli sponsor della stessa Festa, con i soliti lunghissimi e ripetitivi ringraziamenti del caso, affiancati da gratuitissimi “spot” autoreferenziali da parte degli stessi sponsor, ennesima conferma di come noi italiani proprio non sappiamo fare le premiazioni…
Prima della premiazione ufficiale però è arrivata inattesa una vera sorpresona… un video girato dagli ormai mitici CENTOAUTORI sulla condizione attuale del cinema italiano, dal punto di vista dei finanziamenti statali e delle televisioni, che collocano l’Italia in una posizione distante anni luce da paesi come la Germania o la Francia, dove sono 1000 i milioni di euro riversati dalle casse statali nei confronti de cinema.
Un video che DEVE girare, che deve essere visto, perchè porta numeri, fatti, percentuali, per una battaglia, quella dei Centoautori, da vincere e seguire con attenzione, in prima persona, perchè possibile responsabile del futuro prossimo della nostra tanto amata settima arte, specchio di una società che non può vivere senza il sogno di quella cosa che si fa chiamare Cinema.
Solo a questo punto è partita la premiazione ufficiale… ecco i premi!
Il premio della Giuria è andato ad Hafez, di Abolfazl Jalili, con questa motivazione:
La Giuria è orgogliosa di poter tributare questo riconoscimento a un film veramente unico nel suo genere. La Giuria ha particolarmente apprezzato la componente mitica che è il nucleo centrale dell’opera e l’uso di uno stile di narrazione innovativo. Poesia, ritmo, simboli nel film svelano la dualità dell’amore nei confronti di Dio e della comunità.
Hafez ci mostra come la forza dell’uomo si opponga al fanatismo della tradizione, una vicenda che presenta un forte legame a questioni di attualità politica e religiosa.
Il Marco Aurelio per la Migliore Interpretazione Maschile è andato a Rade Šerbedzija per Fugitive Pieces di Jeremy Podeswa, con questa motivazione:
La Giuria ha l’onore di assegnare il premio a un attore eccezionale proveniente da una regione martoriata dell’Europa. Il suo personaggio fa prova di grande umanità nei confronti di un ragazzino, nonostante questo atto lo esponga a dei rischi. Il film inizia proprio con questo atto di coraggio. Rade recita la sua parte con sensibilità e credibilità e pone il suo personaggio al centro di un film di ottima fattura.
Il Marco Aurelio per la Migliore Interpretazione Femminile è andato a Jang Wenli per Li Chun (And the Spring Comes) di Chang Wei Gu, con questa motivazione:
Le sue eccezionali doti di attrice le consentono di identificarsi completamente con il personaggio. Ci presenta il personaggio di una donna che deve fare i conti con una realtà bloccata, da cui si sente soffocare, riuscendo a non esserne sopraffatta. Il personaggio di Wang Cailing esprime la sofferenza dell’artista frustrata che trova il coraggio di seguire una strada diversa. Jang Wenli costituisce il fulcro della storia e esprime grande eleganza e fascino
Premio Fastweb per la sezione Premiere, Into The Wild, con questa Motivazione:
Per l’intensità straordinaria con cui sa raccontare il viaggio di un giovane estremista della vita verso territori indicibili, sino a quel punto di non ritorno dove pulsa il cuore di una natura immensa e selvaggia e una inappagabile, irriducibile ricerca di libertà e d’amore.
Menzione speciale a Giorni e Nuvole di Silvio Soldini per l’essenzialità di scrittura e l’emozionante precisione del linguaggio con cui riesce a dare rappresentazione di un paese incerto, smarrito, incapace di progettare il proprio futuro, ma – come nei volti esemplari di Margherita Buy e Antonio Albanese – pronto ad impugnare con dignità la propria debolezza.
Premio L.A.R.A. (Libera Associazione Rappresentanza di Artisti) al miglior interprete italiano, Giuseppe Battiston per La Giusta Distanza di Carlo Mazzacurati, con questa motivazione:
Il Premio L.A.R.A. 2007 al miglior attore o attrice italiano è stato conferito dalla giuria composta dagli agenti italiani a Giuseppe Battiston, per la sensibilità, l’ironia e l’accuratezza con cui si è calato nei panni del personaggio di Amos, rappresentando, insieme ad un cast d’eccezione, con poesia e realismo la contraddittoria realtà della provincia italiana nel bellissimo film di Carlo Mazzacurati, La Giusta Distanza.
Premio CULT al miglior documentario presentato nella sezione Extra, Forbidden Lies di Anna Broinowski, con questa motivazione:
La giuria, composta da Sherin Salvetti, Vice President Factual di Fox Channels Italy, Aldo Grasso, editorialista e critico televisivo del Corriere della Sera, Erik Gandini, regista, Roberta Torre, regista, Simone Cristicchi, cantautore e lo spettatore Giacomo Cannelli, assegna il premio Cult 2007 al miglior documentario a Forbidden Lies di Anna Broinowski per l’originalità della storia e l’innovazione del linguaggio. Il film evoca in maniera inaspettata il sottile confine tra finzione e realtà, trascinando lo spettatore in un viaggio in cui la verità sembra sempre sfuggirgli di mano.
La giuria assegna inoltre una menzione speciale al film Manda Bala, realizzato dal giovane regista Jason Kohn, per la genialità del linguaggio, sperando che possa ispirare, a chiunque voglia raccontare la realtà con il cinema, il coraggio di uscire da schemi narrativi pre-costituiti.
Premio Alice nella Città K 12 al miglior lungometraggio Canvas di Joseph Greco, con questa motivazione:
Non si può vedere questo film e poi dimenticarlo. Ti colpisce al cuore, la forza e la capacità della famiglia di reagire alla malattia della madre. È incredibile come il regista abbia avuto il coraggio di raccontare questa storia, che è tratta dalla sua infanzia.
Premio Alice nella Città Young Adult al miglior lungometraggio Meet Mr.Daddy di Kwang Su Park, con questa motivazione:
Un ritratto commovente, mai banale, sulla capacità di amare, al di là dei legami di sangue. Un film che grazie all’interpretazione straordinaria dei suoi attori, dimostra come da un grande dolore possa nascere la speranza di una nuova vita.
Premio Paolo Ungari- Unicef sezione letteraria di Alice nella Città a Ragazzi di Camorra di Pina Varriale, con questa motivazione:
Quella di Antonio è una storia di coraggio e di speranza. Nonostante un’infanzia rubata i ragazzi come lui possono costruirsi un futuro migliore lontano dalla camorra, grazie alla forza di volontà e al sostegno degli altri.
Premio L’OréalParis al miglior maquillage Valentina Lodovini interprete in La Giusta Distanza di Carlo Mazzacurati
Premio Enel Cuore al miglior documentario sociale presentato nella sezione Extra War/Dance di Sean Fine e Andrea Nix-Fine
Premio MINI al miglior progetto Europeo presentato New Cinema Network Slawomir Fabicki per il progetto Bonobo Jingo
A domani per gli ultimi giudizi sulla Festa, critici e non!