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Il nascondiglio: locandina e immagini

E’ personalmente il film italiano che più attendo. Anzi, mi allargo: è il thriller/horror che più attendo degli ultimi mesi. Pupi Avati ritorna al cinema di genere undici anni dopo L’arcano incantatore, un gotico discusso ma abbastanza apprezzato, e trentuno anni dopo l’indimenticabile e ancora oggi pauroso La casa dalle finestre che ridono (e già

30 Ottobre 2007 00:09



E’ personalmente il film italiano che più attendo. Anzi, mi allargo: è il thriller/horror che più attendo degli ultimi mesi. Pupi Avati ritorna al cinema di genere undici anni dopo L’arcano incantatore, un gotico discusso ma abbastanza apprezzato, e trentuno anni dopo l’indimenticabile e ancora oggi pauroso La casa dalle finestre che ridono (e già che siamo in vena di conti, sono passati ventiquattro anni da Zeder). Il nascondiglio, annunciato già quando il regista stava girando La cena per farli conoscere, conferma le capacità di Avati, che ha saputo crearsi un’industria personale (sforna un film all’anno…) ed ha un suo pubblico che lo segue fedelmente, tanto che i suoi film guadagnano sempre il necessario al box-office: e, come al solito, scrive sempre prima il romanzo, da un po’ nelle nostre librerie, e poi lo trasforma subito in pellicola.

De Il nascondiglio stiamo vedendo in questo periodo il trailer in televisione. Ma ahimè non ho trovato traccia del filmato nella rete (ahi Youtube, che mi abbandoni così?), neanche sul sito ufficiale del film, a dir la verità ancora in costruzione, nonostante il film esca presto, ossia il 16 novembre. Però possiamo mostrarvi la bella locandina e alcune immagini del film, tra cui spicca una Sydne Rome particolarmente inquietante. Intitolato inizialmente Il nascondiglio delle monache, il film tratta la storia di una misteriosa donna (Laura Morante) appena uscita da una clinica psichiatrica, dov’era finita dopo il suicidio del marito. La donna decide di aprire un ristorante a Davenport in una casa che un tempo era un pensionato gestito da monache. E visto che si parla del regista de La casa dalle finestre che ridono, anche questa casa ha qualcosa da nascondere: scricchiolii, voci sinistre e presenze inquietanti spaventeranno la donna tanto da farle ricredere sul fatto di essere guarita dalla pazzia che l’ha “imprigionata” per anni…

Dopo La Terza Madre, che potremo vedere in sala da questo mercoledì, anche Avati punta sul cinema di genere e cercherà nel suo piccolo di rilanciarlo, con una storia che ha un sapore vecchio stile che promette angoscia e brividi. Io ci spero molto. Intanto, vi regalo, come promesso, un po’ di immagini e la locandina (ringrazio infinitamente Multiplayer). Subito dopo il salto.