Il cacciatore di Aquiloni, rinviata l’uscita
L’uscita de Il cacciatore di Aquiloni è stata posticipata a data da destinarsi.Il film di Marc Foster, tratto dal bestseller di Khaled Hosseini, sarebbe dovuto uscire nelle sale Usa a novembre, ma dalla produzione hanno deciso di rinviare il tutto per problemi serissimi di sicurezza. Se non si riuscirà a far uscire dall’Afghanistan i tre
L’uscita de Il cacciatore di Aquiloni è stata posticipata a data da destinarsi.
Il film di Marc Foster, tratto dal bestseller di Khaled Hosseini, sarebbe dovuto uscire nelle sale Usa a novembre, ma dalla produzione hanno deciso di rinviare il tutto per problemi serissimi di sicurezza.
Se non si riuscirà a far uscire dall’Afghanistan i tre bambini che recitano nella pellicola, questa stessa difficilmente potrà uscire in sala.
Questo perchè all’interno del film c’è una scena di stupro, con protagonista uno dei tre bambini.
In Afghanistan lo stupro è assolutamente inaccettabile, è contro la dignità e contro la cultura del paese stesso (come in qualsiasi altra parte del mondo…).
A sentire il padre del ragazzo dalla produzione gli avevano assicurato che la scena sarebbe stata tagliata, mai montata nella versione finale, in caso contrario mai avrebbe accettato i 10.000 dollari per far recitare il proprio figlio all’interno della pellicola.
Dalla Paramount respingono ovviamente le accuse, sostenendo come tutti fossero a conoscenza della sceneggiatura e come tutte le famiglie avessero accettato le scene girate.
Resta il fatto che i tre piccoli in patria rischiano seriamente la vita. A loro difesa si sono schierati le autorità afgane, funzionari americani a Kabul, organizzazioni umanitarie, tutti concordi nel sostenere che il film rischia di avere contraccolpi politici pesanti.
Un ex agente della Cia è stato inviato sul posto per verificare la situazione, negli Emirati Arabi Uniti è stata predisposta una casa sicura per i bimbi e le loro famiglie.
Tutto questo in un paese dilaniato dalla guerra, dove al posto degli aquiloni volano caccia bombardieri, dove un semplice film può mettere in pericolo la vita di tre piccoli bambini, portati di peso nel dorato sogno hollywoodiano, per essere poi nuovamente scaraventati nella dura realtà della propria terra.
Magie e incubi che solo il cinema può riuscire a regalare.
Fonte:Repubblica