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Venezia 64: In the Valley of Elah – La conferenza stampa

In the Valley of Elah. Regia: Paul Haggis, Con Tommy Lee Jones – Susan Sarandon- Charlize Theron. La conferenza stampa: Oggi ho assistito alla conferenze stampa del più bel film in concorso (tra quelli visti fin ora) . “In the valley of Elah”: Hank Deerfield, è un ex soldato della polizia militare. L’uomo si mette

2 Settembre 2007 09:31

In the Valley of Elah. Regia: Paul Haggis, Con Tommy Lee Jones – Susan Sarandon- Charlize Theron.

La conferenza stampa: Oggi ho assistito alla conferenze stampa del più bel film in concorso (tra quelli visti fin ora) . “In the valley of Elah”: Hank Deerfield, è un ex soldato della polizia militare. L’uomo si mette alla ricerca del figlio Mike,anche lui soldato, scomparso poche settimane dopo essere ritornato dall’Iraq. Sarà l’agente Emily Sanders ad aiutarlo nelle ricerche. Le indagini si complicano quando l’esercito entra in gioco pretendendo di mantenere il controllo delle indagini. Il regista Paul Haggis (autore del magnifico Crash) ha senz’altro fatto centro e i suo interpreti sono bravissimi. Tommy Lee Jones è fenomenale.

Paul Haggins, ieri abbiamo visto il film di De Palma oggi il suo. Cosa non sa il pubblico americano di questa guerra? Perché questi film vengono fatti ora, con la guerra ancora in corso, mentre i film sulla guerra in Vietnam vennero realizzati a guerra persa?
Durante la guerra in Vietnam avevamo giornalisti che facevano il loro lavoro, cosa che invece non accade ora. Quando ciò succede sta agli artisti sollevare i dubbi e le domande. Molti film hanno iniziato questo tipo di denuncia sin dal 2003, quando ancora la guerra in Iraq era sinonimo di patriottismo: mi fa ridere chi denuncia che gli autori cavalcano l’onda del pacifismo. Hanno iniziato quando ancora l’antimilitarismo era rischioso e forse oggi lo è anche di più.

A Bush piacerà questo film?
In the Valley of Elah è un film politico, ma non di parte. Si limita a mostrare ciò che sta accadendo. Abbiamo mostrato il film a molti veterani della guerra in Iraq e la loro reazione è stata molto positiva. Questi uomini vogliono mostrare la realtà.



Farà in futuro un altro film sull’Iraq?
Come artisti abbiamo il dovere di parlare delle cose che ci stanno a cuore delle cose che ci interessano al momento. Non so quindi cosa farò in futuro.

Per quanto riguarda il rapporto padre figlio, entrambi militari, sembra che il padre si stupisca davanti all’esplosione di violenza del figlio e dei suoi compagni. Ma anche in passato l’esercito americano ha preso parte a guerre particolarmente violente.
Paul Haggis: E’ vero, la guerra è comunque violenta. Ma certo è più facile giustificare la violenza contro i nazisti. La guerra in Iraq (come quella in Vietnam) è una guerra “urbana” in cui ci sono civili che muoiono ogni giorno. In Vietnam ci sono stati degli episodi molto gravi, ma sono stati isolati, non quotidiani come accade in Iraq.
Charlize Theron: parlando con i soldati mi sono accorta che moltissimi soffrono di forte stress.
Paul Haggis: ci siamo basati molto sulle loro testimonianze.

L’Oscar vinto con Crash ha contribuito ala scelta di un film politico? Credete che gli interpreti abbiano delle possibilità di vincere un Oscar?
Paul Haggis: Non abbiamo fatto il film per vincere un premio, ma per l’urgenza di porre delle domande. Esistono molti film davvero belli che non ricevono alcun premio. Certo le perfomance degli attori lo meriterebbero.
Charlize Theron : in quanto attrice spero di lavorare con persone che si ammirano e svegliarmi a mattina con la sensazione di non andare a lavorare. La cosa più bella di quest’anno è stato incontrare Paul.
Paul Haggis : le ho detto che per questo film non ci sarebbero stati soldi, ma una grande passione e lei ha accettato.

Charlize, cosa fa di concreto per aiutare i soldati? Ha intenzione di andare a fare visita alle truppe?
Preferirei vedere tornare i soldati in patria.

Come si vede tra 10 anni?
Mi piace il mistero della vita e non vorrei pianificare tutto, anche perché rimarrei delusa se non riuscissi a realizzare i miei piani. Mi piace quello che sto vivendo ora.

Che genere di film ha intenzione di interpretare?
Sono affamata di cose reali. Mi preoccupo innanzitutto che sia una storia vera e che prenda. Essenzialmente seguo l’istinto.

Lei è nata e ha vissuto in Sud Africa. Che rapporti ha avuto e ha con la situazione del suo Paese?
A casa mia non c’era giorno in cui non si discuteva di ciò che accadeva. La gente della mia generazione sta cercando di capire i retroscena della guerra in Iraq. Io vengo da un Paese che mi ha spinto a volere sapere cosa accade a livello nazionale ed in internazionale. Io non posso immaginarmi nei panni di una persona che dice “anche se non so va bene lo stesso”.

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