Cineblog consiglia: Sogni d’oro
Sogni d’oro (1981) di Nanni Moretti con Nanni Moretti, Laura Morante, Alessandro Haber, Piera Degli Esposti, Remo Remotti.Il giovane regista di successo Michele Apicella (N. Moretti), fra una partecipazione ad un cineforum e un dibattito culturale (eventi che detesta), sta preparando il suo nuovo film, “La mamma di Freud”, nel quale il fondatore della psicoanalisi
Sogni d’oro (1981) di Nanni Moretti con Nanni Moretti, Laura Morante, Alessandro Haber, Piera Degli Esposti, Remo Remotti.
Il giovane regista di successo Michele Apicella (N. Moretti), fra una partecipazione ad un cineforum e un dibattito culturale (eventi che detesta), sta preparando il suo nuovo film, “La mamma di Freud”, nel quale il fondatore della psicoanalisi si comporta come un bambino, che telefona a Jung, detta le proprie memorie alla figlia, e fa i capricci con sua madre. Oltre alla difficoltà di costruire un film che sia all’altezza della sua fama, Michele deve anche difendersi dai suoi amici Nicola e Claudio, che vogliono diventare suoi assistenti per imparare il mestiere, subire gli sfoghi e gestire la concorrenza di amici e conoscenti vari. Per far ciò si mostra cinico e cattivo con tutti anche se è distratto dall’amore per Silvia, una sua ex-compagna di scuola. Quando “La mamma di Freud” arriva sugli schermi con successo Michele non si sente soddisfatto, spaventato dalla mostruosa durezza che contraddistingue i suoi rapporti umani, e la paura si manifesta proprio nei sogni…
Il terzo film di Nanni Moretti si propone come una pellicola un po’ delirante e allo stesso tempo lineare nella proposizione delle sue linee teoriche: Sogni d’oro, è soprattutto un autoritratto dello stesso regista, con la sua personalità, i suoi fantasmi, il suo “io” inconscio, che ironizza abilmente con pubblico e critica, soprattutto sull’immagine che essi avevano di lui dopo i primi film di successo (uno su tutti Ecce Bombo). Un esempio di sarcasmo è dato quando Michele deve sostenere nelle salette dei «cineforum» le accuse di ripetersi, di tendere a troppo intellettualismo, facendolo con argomenti ridicoli e pertanto comici, al limite del non-sense.
Girato con un elevato (per l’epoca) budget alto grado di professionismo, il film non ebbe pero un successo pieno né di critica, né di pubblico.
Stanotte, mercoledì 29 agosto ore 1.40 su RaiUno.