Home Curiosità Non solo voce: trent’anni dalla morte di Maria Callas

Non solo voce: trent’anni dalla morte di Maria Callas

E’ con grande piacere che il CineBlog annuncia in anteprima una notizia che ci è giunta direttamente da Italo Moscati (ricordiamo che dal 13 agosto va in onda su Radio2Rai, incentrato sulla figura di Federico Fellini, il programma Alle 8 della sera curato dallo stesso Moscati). Domenica 9 settembre andrà in onda uno Speciale del

24 Agosto 2007 17:43

E’ con grande piacere che il CineBlog annuncia in anteprima una notizia che ci è giunta direttamente da Italo Moscati (ricordiamo che dal 13 agosto va in onda su Radio2Rai, incentrato sulla figura di Federico Fellini, il programma Alle 8 della sera curato dallo stesso Moscati). Domenica 9 settembre andrà in onda uno Speciale del Tg1, alle ore 23.30, incentrato sulla figura di Maria Callas, per ricordarla a trent’anni dalla sua scomparsa. Un racconto e un’inchiesta, piena di testimonianze di chi la conosceva bene, per un ritratto a tutto tondo.
Anche Venezia 64 renderà omaggio alla grande cantante col documentario Callas assoluta.
Qui a fianco, un’immagine che il sottoscritto ritiene bellissima, che vede la Callas assieme al geniale Pasolini, scomparso due anni prima di lei. Di seguito il comunicato:

“Un racconto e una inchiesta sul ricordo della grande soprano Maria Callas, morta il 16 settembre 1977 nella sua casa di Parigi.
Sono trascorsi trent’anni da una scomparsa ancora avvolta dal mistero, le circostanze non sono mai state ben chiarite: una fine improvvisa dovuta a un inesorabile malore o un suicidio, come molti giornali continuano a ricordare? Lo special di Italo Moscati parte dalla morte della Callas, e in particolare dal lancio delle ceneri della cantante nel Mare Egeo secondo la precisa disposizione della cantante, per riesaminare una biografia sempre colma d’interesse e per cercare oggi il senso dell’esistenza della Callas a tanta distanza di tempo- trent’anni- dalla sua scomparsa.

Lo scopo dello special è quello di tornare con immagini e sonori inediti, o poco conosciuti, su una vita che è stata di gloria e di successi ma anche di illusioni e di delusioni. Fatti e sentimenti che la Callas ha sempre vissuto con grande intensità, facendosi ogni volta coinvolgere nel profondo della sua sensibilità. Una sensibilità che conquistò tutti e che attraversa la cronaca artistica: le sue famose interpretazioni tra cui Casta diva dalla Norma e tante altre, dalla Tosca a Traviata, Medea, Macbeth, per citarne solo alcune. In collaborazione con i più grandi direttori d’orchestra, Tullio Serafin e Arturo Toscanini, e con uno dei più famosi registi di cinema e di teatro,oltre che di lirica, Luchino Visconti.

Una sensibilità travolta da cronache rosa di cui giunge ancora la risonanza. Cronache in un tempo in cui imperversava Elsa Maxwell, la giornalista del gossip e degli scandali mondani. E che coinvolsero la Callas nel momento del suo momento più alto della sua popolarità, quando lasciò il marito italiano Giovan Battista Meneghini, che l’aiutò nel debutto all’Arena di Verona, per una travagliata relazione con l’armatore greco Aristotele Onassis. Un greco come lei (nata a New York in una famiglia di emigranti). Onassis poi si allontanò bruscamente da lei per unirsi e sposare Jacqueline Kennedy, la vedova del presidente americano, John, ucciso a Dallas. Fu uno choc per la cantante che non seppe reagire. Da quel momento in poi- e fin dentro la seconda parte degli anni Sessanta, gli anni della contestazione giovanile- la Callas si allontanò dalle scene in modo brusco, partecipando soltanto a concerti. L’unica eccezione clamorosa fu il debutto al Covent Garden nel 1964 in Tosca diretta da Franco Zeffirelli che riuscì a convincerla al ritorno. Dopo la quale la carriera rallentò e la cantante si rifugiò nella sua casa di Parigi, praticamente ritirandosi.

Lo special entra ed esce nella vita privata della cantante con l’intenzione di trovare gli inevitabili rapporti fra una prestigiosa carriera e gli affanni, le delusioni, i dolori di una donna dotata di grande talento e fragilissima emotivamente. Sulla Callas, in particolare sul rapporto con Onassis, sono stati scritti numerosi libri e anche qualche anno fa una fiction televisiva. La leggenda continua a suscitare interesse e talvolta un’enfasi sensazionalistica. Di che leggenda si tratta? Per chiarire vengono proposte testimonianze di chi ha conosciuto la “divina Maria” come le cantanti Giulietta Simionato, Raina Kabaivanska, il tenore Giuseppe Di Stefano, il regista Zeffirelli. Sono riprese le interviste significative, e spesso toccanti, della Callas rilasciate ai cinegiornali e alle televisioni di diversi paesi. Ne risulta una storia della cantante e di un’epoca.
Moscati, nella sua inchiesta nel ricordo e nell’attualità sul mito Callas, ha selezionato alcuni film e immagini che si sono rifatti alla storia del celebre soprano. Tra i film, Medea diretto dal poeta-regista Pier Paolo Pasolini, con cui la Callas intrecciò una profonda amicizia. Ma la voce della indimenticabile soprano si ritrova in altre pellicole di importanti registi da Zeffirelli a Dario Argento e Jonathan Demme. Il messaggio della Callas muove emozioni, commuove, perché un umanissimo messaggio d’amore e non solo per la straordinaria bellezza di una voce.”