Da recuperare: Velvet Goldmine
Velvet Goldmine. Regia: Todd Haynes con Jonathan Rhys Meyers (Brian Slade), Ewan MacGregor (Curt Wild), Christian Bale (Arthur Stuart), Toni Collette (Mandy Slade), Eddie Izzard (Jerry Devine).C’è un film uscito nel 1998 che merita senz’altro di essere visto e ascoltato. “Velvet Goldmine” è un folle omaggio al periodo del glam rock, quello di Brian Eno,
Velvet Goldmine. Regia: Todd Haynes con Jonathan Rhys Meyers (Brian Slade), Ewan MacGregor (Curt Wild), Christian Bale (Arthur Stuart), Toni Collette (Mandy Slade), Eddie Izzard (Jerry Devine).
C’è un film uscito nel 1998 che merita senz’altro di essere visto e ascoltato. “Velvet Goldmine” è un folle omaggio al periodo del glam rock, quello di Brian Eno, di David Bowie (a cui uno dei protagonisti è chiaramente ispirato), di Brian Ferry e Lou Reed…solo per citarne alcuni. Tutto inizia da un’inchiesta giornalistica: Artur Stuart, che ha il volto di Christian Bale, ha l’incarico di indagare su una rock star degli anni ’70 scomparsa ormai da una decina d’anni, Brian Slade. Artur è stato fan di Slade e di tutto quello che rappresentava: il glam rock, l’eccesso, la libertà di mostrare la propria ambiguità sessuale, di ribellarsi ai dictat del benpensanti. L’inchiesta diventa quindi un ritorno alla giovinezza di Artur, periodo che viene sintetizzato così: «Pensavamo di cambiare il mondo ed invece abbiamo cambiato soltanto noi stessi».
Il film è concepito con continui flash back: si contrappongono gli anni ’80 in cui i protagonisti sono adulti e disillusi e gli anni ’70, folgoranti e carichi di aspettative.
Splendida la caratterizzazione dei personaggi: un giovanissimo Jonathan Rhys Meyers è Brian Slade, stella glam sposato con Mandy (Tony Colette). L’ascesa di Brian è quasi priva di ostacoli, in un frastuono di musica e di abiti scintillanti. Poi arriva Curt Wild, interpretato da un bravissimo Ewan MacGregor, che crea una metafora del rocker dannato perfetta: una magnifica sintesi di Iggy Pop e di Kurt Cobain. Tra Curt e Brian è passione a prima vista e tutto diventa eccessivo, un caos fatto di sesso, droghe e musica. I costumi sono barocchi e scintillanti… non a caso la costumista Sandy Powell ricevette la nomination all’Oscar. Splendida la colonna sonora che va ascoltata al massimo volume. Nel film c’è anche un cammeo di Brian Molko (Placebo) che interpreta, secondo me splendidamente, una cover di “20th Century Boy” di T-Rex.
“Velvet Goldmine” è divertente e malinconico, è carico di significati e allo stesso tempo è l’esaltazione della superficialità. Per avere un’idea potete dare un’occhiata al video: