La stanza 213 di Lamberto Bava
Non ho ancora visto Ghost Son (accidenti a me…), ma quando uscì direttamente in dvd mi sono visto The Torturer: secondo gli appassionati del genere, Lamberto Bava si mantiene difendibile con entrambe le opere. Certo, The Torturer avrà tutti i difetti del mondo, ma ha coraggio nel mostrare ciò che per troppo tempo in un
Non ho ancora visto Ghost Son (accidenti a me…), ma quando uscì direttamente in dvd mi sono visto The Torturer: secondo gli appassionati del genere, Lamberto Bava si mantiene difendibile con entrambe le opere. Certo, The Torturer avrà tutti i difetti del mondo, ma ha coraggio nel mostrare ciò che per troppo tempo in un film italiano non si vedeva. E se Ghost Son viene difeso a spada tratta da alcuni critici e dagli appassionati, si può dire che Bava jr. stia contribuendo a far tornare il thriller/horror italiano ad un minimo successo.
Siamo ancora lontani dal grande ritorno del cinema di genere, ma il regista sembra comunque intenzionato, dopo la lunga parentesi televisiva, a proseguire su questa strada ed annuncia il suo nuovo progetto per il grande schermo: Room 213. Si tratta di un thriller psicologico ed è la storia di una ragazza che sta studiando un serial killer in coma da sei anni. Il bello è che qualcuno incomincia ad uccidere seguendo la metodologia adottata dall’assassino, un “copycat” in piena regola.
Si tratta, a seconda di Bava, di un thriller decisamente forte e davvero sanguiolento.
Ma i fan saranno contenti anche di sapere che sarà proprio il regista ad inaugurare l’italianissima serie tv dei Masters of Italian Horror, di cui si parlava da parecchio. Fra i registi che gireranno un film ci sarà anche Ruggero Deodato. E’ forse il caso di dire che gli autori del cinema di genere anni ’80 stanno forse per avere una seconda giovinezza?
Fonte: Fangoria