Cineblog consiglia: Addio al re
Addio al Re di John Milius. Con Nick Nolte, Nigel Havers, James Fox, Aki Aleong, Richard Morgan. Usa 1988.Un combattente degli Alleati, durante la SecondaGuerra Mondiale, diventa il Re di una tribù di indigeni del pacifico. Successivamenteli convincerà a collaborare contro i soldati dell’esercito Giapponese. Al momento di tornare nella società “civilizzata” però…John Milius o
Addio al Re di John Milius. Con Nick Nolte, Nigel Havers, James Fox, Aki Aleong, Richard Morgan. Usa 1988.
Un combattente degli Alleati, durante la SecondaGuerra Mondiale, diventa il Re di una tribù di indigeni del pacifico. Successivamenteli convincerà a collaborare contro i soldati dell’esercito Giapponese. Al momento di tornare nella società “civilizzata” però…
John Milius o si ama o si odia. È difficile inquadrare criticamente un regista che passa da posizioni apparentemente così diverse, mantenendo però una forte costante stilistica e tematica, al di là del valore delle singole pellicole. Un regista che prima scrive la sceneggiatura di un complesso capolavoro antimilitarista (Apocalypse Now), poi si mantiene sulla stessa strada con il bellissimo “Un Mercoledì da Leoni”, ed improvvisamente sterza bruscamente, dirigendo film come “Conan”, in cui rivive il mito di un tempo in cui le cose (e la giustizia) erano decisi dai più forti. Ed ancora “Alba Rossa”, in cui i Russi invadono gli Stati Uniti, fino ad arrivare ad affermare, al festival di Torino un paio di anni fa, che quella del vietnam era una guerra ingiusta, mentre quella in Iraq andava combattuta, perché l’America potesse mantenere quel predominio egemonico che l’avvicina, per posizione politica e militare, all’impero Romano.
In realtà, al di là di questa presunta ambiguità politica o ideologica, Milius è un regista innanzitutto interessato al mito. In Conan questo è sì evidente, ma l’altro film in cui questo tema viene affrontato con più forza degli altri è appunto Addio al Re.
Intendiamoci: questa pellicola ha davvero molti difetti, è sbilanciata, rallenta nell’ultima parte e si abbandona a qualche svista e banalità. Eppure tutta la prima parte è da antologia. Vincente anche l’idea di far quasi scandire il film dalla lettura del regolamento militare.
Nolte è semplicemente perfetto nella parte, ed entra difatto in quella galleria di corpi offesi ma prestanti di cui Milius ci ha offerto tanti begli esempi come Schwarzenegger e Patrick Swayze.
Stanotte giovedì 28 giugno ore 01:25 su La7