Lo Hobbit: è polemica aperta
Torniamo nuovamente a parlare di un argomento che più che di cinema, (perchè giuriamo, in un modo o nell’altro di cinema si parla) sembra aver preso i connotati della “neverending story”.Nuovo capitolo per “Lo hobbit” prequel della fortunatissima (almeno sin ora) trilogia del Signore degli anelli. Mentre si cerca di capire chi dirigerà la pellicola
Torniamo nuovamente a parlare di un argomento che più che di cinema, (perchè giuriamo, in un modo o nell’altro di cinema si parla) sembra aver preso i connotati della “neverending story”.
Nuovo capitolo per “Lo hobbit” prequel della fortunatissima (almeno sin ora) trilogia del Signore degli anelli.
Mentre si cerca di capire chi dirigerà la pellicola (Sam Raimi? no, non ci crediamo nemmeno un po’), badtaste ci rivela gli ultimi risvolti giudiziari della vicenda.
Ma andiamo con ordine, o almeno ci proviamo..
Se Jackson, in rotta con la New line cinema che possiede i diritti cinematografici per l’adattamento dell’omonimo libro di Tolkien fino al 2009, era in causa con lo studio per via del fatturato ricavato dal merchandising del primo film della saga, ora le cause giudiziarie sembrano essere improvvisamente moltiplicate.
Da un lato Saul Zaentz (primo possessore dei diritti cinematografici della saga) rivendicando circa venti milioni di dollari allo stesso studio; dall’altra gli attori stessi rivendicando il 15% del fatturato ricavato dal merchandising.
Il tutto. pare, a causa di un accordo poco chiaro avente e che fare con le action figures che li riproducevano.
Dunque, la New line cinema, ce la farà o non ce la farà a produrre il film?
E a chi pensa di farlo dirigere?
Inoltre, se non dovesse farcela entro il 2009, i diritti tornebbero nelle mani dell’ex possessore (circa dal ’76) Saul Zaentz.
Che dire…attendiamo aggiornamenti? Si, sicuramente la “neverending story” è destinata a restare tale.