Film da rivedere: Quale amore
Quale amore (Italia 2005) di Maurizio Sciarra; con Giorgio Pasotti, Vanessa Incontrada, Arnoldo Foà, Andoni Gracia, Maria Schneider, Magda Mercatali. Genere Drammatico, colore, 100 minuti. Andrea (Giorgio Pasotti), in viaggio con la madre verso gli Stati Uniti per incontrare i figli dopo aver scontato 3 anni di pena in un manicomio criminale per uxoricidio, rimane
Quale amore (Italia 2005) di Maurizio Sciarra; con Giorgio Pasotti, Vanessa Incontrada, Arnoldo Foà, Andoni Gracia, Maria Schneider, Magda Mercatali. Genere Drammatico, colore, 100 minuti.
Andrea (Giorgio Pasotti), in viaggio con la madre verso gli Stati Uniti per incontrare i figli dopo aver scontato 3 anni di pena in un manicomio criminale per uxoricidio, rimane bloccato in aeroporto a causa di una bufera di neve e inizia a raccontare la sua drammatica storia ad un uomo conosciuto in aereo (Arnoldo Foà): tutto inizia quando il giovane, brillante rampollo di una facoltosa famiglia svizzera e impiegato presso una famosa Banca d’affari di Lugano, durante un concerto di musica classica rimane incantato da una bellissima pianista, Antonia (Vanessa Incontrada) nella quale egli intravede il simbolo puro dell’ amore “ideale” tanto cercato.
Il film, liberamente tratto dal romanzo Sonata a Kreutzer di Lev Nikolaevic Tolstoj, ne riprende la trama, attualizzando il contesto storico in cui si svolge la vicenda e perdendone la struttura morale e la profonda lucidità dell’analisi psicologica dei personaggi. L’elemento dionisiaco della musica che trascina i due presunti amanti verso il desiderio reciproco rimane qui in secondo piano ed anche il lento sprofondare nell’ossessione che porta alla tragedia non è ben descritto, lasciando lo spettatore di fronte ad una sorta di “salto” emotivo e concettuale per il quale si passa da una relazione che non funziona, come tante altre, con i suoi alti e bassi e la mancanza di comunicazione, alla follia improvvisa e all’omicidio. I dialoghi, ripresi a volte quasi letteralmente dal romanzo, risultano sovente inadatti al contesto in cui si svolge la storia.
Per quanto riguarda gli interpreti, Pasotti si conferma giovane attore di talento mentre la Incontrada è più bella che brava, risultando credibile forse solo nelle scena dei rantoli e degli spasmi dopo l’accoltellamento. Nel complesso il film non mantiene tutte le promesse, anche se bisogna ammettere che condensare in 2 ore il contenuto e lo spessore del libro di Tolstoj è impresa davvero ardua.
Bella la fotografia e gradevole dal punto di vista estetico, parzialmente riuscito il dramma seppur poco motivato sotto l’aspetto psicologico.