Far East Film Festival, parte 6
Curiosity Kills The Cat: Di solito non amo molto le storie incrociate, dove le varie vicende dei personaggi si intrecciano fra loro (odio Inarritu) ma questo film cinese ambientato nella metropoli di Chonqing ha saputo conquistarmi grazie al fatto che punta di più sui personaggi e i loro sentimenti che le trovate sensazionalistiche di sceneggiatura.
Curiosity Kills The Cat: Di solito non amo molto le storie incrociate, dove le varie vicende dei personaggi si intrecciano fra loro (odio Inarritu) ma questo film cinese ambientato nella metropoli di Chonqing ha saputo conquistarmi grazie al fatto che punta di più sui personaggi e i loro sentimenti che le trovate sensazionalistiche di sceneggiatura. Ci sono i ricchi, ci sono i poveri, ma tutti stanno male e sperano (sembra senza grande successo) nell’amore.
One summer with you: Altro film dalla Cina Popolare (quest’anno presenti in gran numero) che racconta l’amore di due giovani alla fine dell’adolescenza, sullo sfondo di una città di provincia alla metà degli anni 80: le speranze, le delusioni e le difficoltà di crescere dei protagonisti vanno di pari passo con quelle del loro paese. Magari un po’ troppo prevedibile, ma girato con gusto e senza diventare pedante o didascalico.
Confession of Pain: Avete presente The Departed? Bene, se sapete che è un film di Hong Kong rigirato pari pari da Scorsese vi potrebbe interessare, visto che questo film è girato dalla coppia di regisiti che ci donato i bellissimi Infernal Affairs. Qui partiamo in grande stile, un poliziotto che compie un omicidio, un suo ex collega ubriacone (ora investigatore privato) che si occupa delle indagini e una Hong Kong forse un po’ troppo da cartolina, ma comunque ci stavamo prendendo bene. Poi però il film inizia a perdere colpi uno dietro l’altro, si finisce addirittura per annoiarsi e solo sul finale torniamo ad appassionarci al film.
Dasepo Naughty Girls: Avevo già visto questo film un po’ di tempo fa ed ero tornato a vederlo al Korea Film Festival, questa volta ho glissato, preferendo fare (finalmente) un po’ di vita notturna nelle serate organizzate dal festival (e c’era il regista di One Summer With You che “ballava” raggeton) . Eviterò di scriverne ancora una volta, però torno a invitarvi a recuperarlo.
Dorm: Horror tailandese dalle atmosfere rarefatte, dove un bambino spedito in un collegio diventa amico di un fanstama, un altro studente annegato lì anni prima. Così, dopo la prima parte più attinente agli stereotipi del genere, si sviluppa una storia d’amicizia e buoni sentimenti sembre velata da una patina di inquietudine e di sospensione. Alla fine sarà proprio il protagonista che, oltre ad abbandonare definitivamente l’infanzia, a salvare il suo amico fantasma dall’annegamento quotidiano a cui è condannato. Ci è piaciuto.