Split e Una stanza piena di gente: la strana coincidenza della stessa storia
L’incredibile somiglianza tra i film “Split” e “Una stanza piena di gente”: una coincidenza?
Partiamo dall’inizio. Due anni fa ho letto il bellissimo libro reportage Una stanza piena di gente (The Minds of Billy Milligan) di Daniel Keyes, tratto dalla sconvolgente storia vera di Billy Milligan.
William Stanley Milligan fu arrestato nel 1972 con l’accusa di aver rapito, violentato e rapinato tre studentesse. Durante la preparazione per il processo si scoprì che il ragazzo soffriva di disturbo dissociativo dell’identità ed emersero le varie personalità di Billy, ben 24.
1. William Stanley Milligan («Billy»), 26 anni. La personalità principale.
2. Arthur, 22 anni. Inglese, bravo in fisica e chimica, studia trattati di medicina. Legge e scrive l’arabo.
3. Ragen Vadascovinich, 23 anni. Iugoslavo, parla inglese con uno spiccato accento slavo; legge, scrive e parla serbo-croato. Conosce le armi, è esperto di karate, è comunista e ateo.
4. Allen, 18 anni. Manipolatore, suona la batteria, dipinge ritratti.
5. Tommy, 16 anni. L’artista della fuga, suona il sassofono ed è un esperto di elettronica. Dipinge paesaggi.
6. Danny, 14 anni. Ha paura della gente, soprattutto degli uomini. Dipinge solo nature morte.
7. David, 8 anni. Assorbe tutto il dolore e la sofferenza delle altre personalità.
8. Christene, 3 anni. Inglese, intelligente ma soffre di dislessia. Le piace disegnare fiori e farfalle.
9. Christopher, 13 anni. Il fratello di Christene. Parla con accento britannico e suona l’armonica.
10. Adalana, 19 anni. E’ lesbica, timida, solitaria e introversa. Scrive poesie, cucina e si occupa della casa.
11. Philip, 20 anni. Il delinquente.
12. Kevin, 20 armi. Delinquente di mezza tacca.
13. Walter, 22 anni. L’australiano. Ha un eccellente senso dell’orientamento.
14. April, 19 anni. La puttana. Sbriga i lavori di cucito e dà una mano con la casa.
15. Samuel, 18 anni. L’ebreo errante, ortodosso, scultore e intagliatore.
16. Mark, 16 anni. Non fa nulla a meno che non siano gli altri a dirglielo.
17. Steve, 21 anni. Il perenne impostore.
18. Lee, 20 anni. Burlone, clown, spiritoso, con i suoi scherzi grossolani provoca risse.
19. Jason, 13 anni. Con le sue reazioni isteriche e i suoi scoppi d’ira sfoga le pressioni accumulate.
20. Robert (Bobby), 17 anni. Il sognatore a occhi aperti. Non ha ambizioni né interessi.
21. Shawn, 4 anni. Il sordo. Spesso considerato ritardato.
22. Martin, 19 anni. Lo snob. Newyorkese ed esibizionista.
23. Timothy (Timmy), 15 anni. Lavorava da un fiorista, dove ha avuto un incontro con un omosessuale che gli ha fatto delle avances spaventandolo. Si è chiuso nel suo mondo.
24. Il Maestro, 26 anni. La somma di tutti i ventitré alter ego fusi in uno solo. Dice: «Io sono Billy tutto in un pezzo», e si riferisce agli altri come agli «androidi che ho creato io». I ricordi del Maestro sono completi; la sua comparsa e la sua collaborazione hanno reso possibile il libro.
A gennaio del 2015 esce la notizia che il libro diventerà un film (The Crowded Room), con Leonardo DiCaprio protagonista.
A luglio di quest’anno esce il trailer di Split, thriller scritto e diretto da M. Night Shyamalan e interpretato da James McAvoy. Ecco la trama ufficiale, ditemi se non vi ricorda qualcosa:
Kevin, un uomo con 23 diverse personalità, rapisce tre ragazze adolescenti. Ma una personalità finale, “The Beast”, comincia a materializzarsi.
No, M. Night Shyamalan parla di sceneggiatura originale, né tratta da una storia vera, né basata su un libro. Curiosamente del film con DiCaprio si sono perse le tracce: attualmente non è segnato neanche su IMDB. A dire la verità, scrivendo questo pezzo, ho scoperto che negli anni ottanta erano già stati acquistati i diritti del libro di Daniel Keyes per trasformarlo in film. Il regista era James Cameron e Billy Milligan avrebbe dovuto fare da consulente. Dopo alcune divergenze di opinioni con il produttore e con lo stesso Milligan, Cameron abbandonò il progetto nel 1992. Billy è morto il 12 dicembre 2014, a 59 anni.