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INLAND EMPIRE secondo Battista

E’ arrivata la prima recensione di INLAND EMPIRE. Chi ci scrive è Mister Battista, nostro fedele lettore da taaaaaaanto. Ecco cosa ci propone:Il ritorno di un famoso cinesta: David Lynch! Per molti un matto da legare che costruisce storie incomprensibili e film orrendi; per altri (purtroppo ancora pochi) un genio visionario, che scompone e ricompone

di carla
11 Febbraio 2007 14:12



E’ arrivata la prima recensione di INLAND EMPIRE. Chi ci scrive è Mister Battista, nostro fedele lettore da taaaaaaanto. Ecco cosa ci propone:

Il ritorno di un famoso cinesta: David Lynch! Per molti un matto da legare che costruisce storie incomprensibili e film orrendi; per altri (purtroppo ancora pochi) un genio visionario, che scompone e ricompone i canoni classici della grammatica cinematografica creando dei film da venerare nei secoli dei secoli…Detto questo la proiezione del suo ultimo film “INLAND EMPIRE” (il regista ci tiene che venga scritto tutto maiuscolo) è già avvenuta al Festival di Venezia. Ora finalmente nelle sale!. C’è da dire che la contrastata accoglienza veneziana e lo scetticismo di certa stampa non fanno che confermare l’assoluta purezza dell’opus lynchiano: il disaccordo tra gli spettatori e il giudizio frettoloso della critica miope che ripete in continuazione (“non si capisce”), ci conferma che l’autore è perfettamente in accordo con se stesso; infatti la perfetta unanimità avrebbe preoccupato non pochi. Il “nuovo” deve disorientare, non sarebbe tale altrimenti! INLAND EMPIRE sovrappone arte e vita (attenzione), verità e finzione, realtà e rappresentazione, veglia e sogno (compreso quello hollywoodiano). Piani temporali e narrativi si incrociano, identità che si frantumano e si ricompongono, ecc. David Lynch crea la sua opera più estrema (anche per i critici più esperti), mescolando (per quasi 3 ore di film) le carte in tavola e avvolgendo i sensi senza concedere nessun appiglio. Ancora una volta (come sempre) il lavoro di Lynch non si esaurisce ad una prima visione ma anzi si pone come “rivedibile”, “riconsiderabile” da un altro punto di vista. Senza nessuna spiegazione, senza nessun messaggio, il regista non vuole insegnare niente; fa Cinema e basta, non pensando (sopratutto) allo spettatore ma solo a sè stesso. Questo INLAND EMPIRE potrebbe essere l’ultimo film di David Lynch..?! Intanto dopo queste 3 ore (non sempre chiare) ci chiederemo se abbiamo captato qualche messaggio, qualche significato nascosto..Per cui non basterà una semplice visione, ma da buon fan Lynchano che si rispetti, occorrerà esplorare con tanta pazienza l’interminabile “Mistero” di David Lynch.
BATTISTA PASSIATORE