CineBlog consiglia: π – Il teorema del delirio
Come per tutti e tre i film di Darren Aronofsky, bisogna innanzitutto armarsi di pazienza, perchè senz’altro non si va incontro ad un film “comune”: che siano gli “orrori” della matematica, della droga o dell’immortalità, il regista è personalissimo e non per tutti i gusti.Vi diamo solo qualche spunto: la sezione aurea, il teorema di
Come per tutti e tre i film di Darren Aronofsky, bisogna innanzitutto armarsi di pazienza, perchè senz’altro non si va incontro ad un film “comune”: che siano gli “orrori” della matematica, della droga o dell’immortalità, il regista è personalissimo e non per tutti i gusti.
Vi diamo solo qualche spunto: la sezione aurea, il teorema di Fibonacci (aiuto, io non sono mai stato un genio in ‘ste cose…!), la ricerca di un numero di 216 cifre che può prevedere gli sviluppi della Borsa ma anche far conoscere il vero nome di Dio, un gruppo di azionisti e una setta di ebrei ortodossi disposti a tutto pur di avere il numero, ed un protagonista che vive solo per trovarlo ed è sull’orlo della follia…
M.d.p. a mano, bianco e nero, momenti quasi da video-clip (Aronofsky però sa non infastidire… forse), angoscia che cresce a ritmo esponenziale.
In ogni caso, ribadisco, non per tutti, anche se tutt’oggi è il miglior film del regista (tra l’altro vincitore al Sundance Film Festival). Aspettando (di rivalutare) The Fountain. Stanotte, 02.50, Rete 4