CineBlog consiglia: Carne tremula
Almodovar non si smentisce e firma uno dei suoi migliori film, una pellicola che per varie cose precede il capolavoro assoluto Tutto su mia madre. Una trama elaboratissima, segnata da bellissimi dialoghi e da situazioni tra l’ironia più sottile e la commozione e l’emozione; vari generi, tra la commedia e il drammatico, tra il poliziesco
Almodovar non si smentisce e firma uno dei suoi migliori film, una pellicola che per varie cose precede il capolavoro assoluto Tutto su mia madre. Una trama elaboratissima, segnata da bellissimi dialoghi e da situazioni tra l’ironia più sottile e la commozione e l’emozione; vari generi, tra la commedia e il drammatico, tra il poliziesco all’erotico, ed anche il noir. C’è chi l’ha tacciato di poca originalità: ma basta vedere la prima sequenza, di folgorante velocità e anche di sperimentazione, con Penelope Cruz incinta che è costretta a partorire in autobus; in pochi minuti Almodovar racchiude moltissima ironia, ma anche vera e propria commozione, felicità e realismo. Sono giorni cupi per Madrid: nessuno esce di casa, tutti in casa barricati: momento di regime. L’ultima sequenza è ben in contrasto con quella d’apertura, che pur nella sua massima ironia ci fa vedere quei giorni bui di una città desolata; ma alla fine non solo si chiude il film come meglio non si potrebbe, ma si chiude anche una pagina della storia spagnola che il nostro grande Almodovar conosce bene. Ma Carne tremula colpisce soprattutto per il fascino visivo e passionale del regista spagnolo, colpisce per la sessualità che unisce i cinque protagonisti in una sorta di grande menage. Colpisce ogni singolo personaggio, colpisce la sua storia e la sua caratterizzazione; Victor ed Elena sono gli affascinanti protagonisti che devono vivere fra menzogne e verità che saltano fuori all’improvviso, fra desideri repressi e mai vissuti, fra desideri che si vorrebbero vivere ma che non è possibile viverli, fra dolori e cattiveria. Carne tremula è un mix di colori e sentimenti, generi e citazioni, un gradino sotto a Tutto su mia madre, ma di intenso fascino. Assolutamente da non perdere.
Stasera, 23.30, Rete 4