Da Venezia la recensione di L’Intouchable
L’intouchable di Benoît Jacquot; con Isild Le Besco, Bérangère Bonvoisin, Marc Barbé, Jérémie Elkaïm, Louis-Do de LencquesaingEcco qui la vera bufalona in concorso al Festival di Venezia 2006. Donna dalla pelle bianchissima, e più ariana di lei non si può, scopre di essere per metà indiana e parte alla ricerca del padre, indiano mulatto puro
L’intouchable
di Benoît Jacquot; con Isild Le Besco, Bérangère Bonvoisin, Marc Barbé, Jérémie Elkaïm, Louis-Do de Lencquesaing
Ecco qui la vera bufalona in concorso al Festival di Venezia 2006. Donna dalla pelle bianchissima, e più ariana di lei non si può, scopre di essere per metà indiana e parte alla ricerca del padre, indiano mulatto puro (ma anche la madre non era proprio pallida, anzi!). Chi può credere ancora ad una cosa così? Si parte male, si continua peggio, tra tante sciatterie (chissenefrega delle varie scene in cui la protagonista, attrice, recita o non vuole avere nessuno mentre sta “interpretando” una scena sessuale?) ed inevitabili momenti di stanca. Lo spunto culturale poi è sempre quello, e lo si poteva sfruttare, ovvero una ragazza europea che arriva in un posto totalmente sconosciuto e lontano: ma la protagonista, oltre ad avere la stessa faccia per tutto il film, non dà segni di cambiamento da questo punto di vista. Ah sì, in effetti ad un certo punto indossa un vestito tipico. E poi si fa fare un massaggio: tipico anche quello? Jacquot avrebbe fatto meglio a riguardarselo il film, perchè tra imbarazzi e noia si salva davvero pochissima cosa…
Voto Gabriele: 3