CineBlog consiglia: 21 grammi
Un bel film, checchè ne dica Film.Tv (che gli appioppa un bel pollicione rosso…)! Già, perchè 21 Grammi, ribadisco, è un bel film e non si può certo tacciarlo di noia. Fatto sta che la pellicola è in sè furbetta, se vogliamo, ma non poco convincente: l’idea di un montaggio così confuso tiene incollato lo
Un bel film, checchè ne dica Film.Tv (che gli appioppa un bel pollicione rosso…)!
Già, perchè 21 Grammi, ribadisco, è un bel film e non si può certo tacciarlo di noia. Fatto sta che la pellicola è in sè furbetta, se vogliamo, ma non poco convincente: l’idea di un montaggio così confuso tiene incollato lo spettatore alla poltrona -e una seconda visione potrebbe far capire la scelta di un montaggio del genere-, e lo coinvolge davvero (certo, non una novità assoluta nel campo cinematografico: vedasi Pulp Fiction o Memento). La trama non è come può sembrare a prima vista un elogio alla sfiga, ma un vero racconto basato su sentimenti e temi importanti (dolore, morte, amore, perdono, religione). Se il montaggio è buono, la fotografia non è da meno: quando c’è Penn i colori vanno sull’azzurro/grigio, quando c’è la Watts tendono al giallo e quando c’è Del Toro tendono al rosso/bruno. Indimenticabili i tre attori, meritatamente tutti candidati all’Oscar. E Penn s’è portato a casa pure la Coppa Volpi. Un film da vedere senz’altro, perchè è proprio Alejandro González Iñárritu che è da tenere sempre di più sott’occhio. Aspettando Babel…
Stasera, 23.05, RaiTre
Per chi non lo sapesse, i 21 grammi del titolo si riferiscono al peso che perdiamo quando si muore, quando l’anima se ne va.
Su continua il trailer.