CineBlog consiglia: Il figlio
Il cinema dei fratelli Dardenne è un cinema forte, a volte incompreso, un cinema differente. In scena drammi sociali, familiari con la telecamera a spalla e il sommesso respiro che di fà più sostenuto rispetto ad altre loro opere (come lo era per Rosetta). Olivier è un falegname che ha scelto di insegnare il mestiere
Il cinema dei fratelli Dardenne è un cinema forte, a volte incompreso, un cinema differente. In scena drammi sociali, familiari con la telecamera a spalla e il sommesso respiro che di fà più sostenuto rispetto ad altre loro opere (come lo era per Rosetta). Olivier è un falegname che ha scelto di insegnare il mestiere a dei ragazzini usciti dal riformatorio. Un giorno scopre che uno dei ‘candidati’ per il suo laboratorio è Francis, ma Francis non è un ragazzino qualunque…. Ora non svelerò altri particolari perchè rovinerebbero la tensione del film. “Il figlio” è un film di corpi e dalla tensione dei movimenti degli stessi. I profili, gli occhi, i volti, sembrano creare un universo a sè stante, uno schema narrativo che comunica più di qualsiasi parola.
Gli edifici, gli interni, gli altri ragazzini del laboratorio, le porte, i mobili, le strade sono di ‘scorcio’, in una visione a tratti “dogmatica”. Solo nelle sequenze finali il tutto acquista una sorta di regolarità. Questa sera ore 23.10 circa Raitre