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L’arco

L’ARCO di Kim Ki duk, con Han Yeo-Reum, Jeon Sung-Hwan, Seo Ji-Seok, Jeon Gook-HwanKim Ki Duk è poesia, autore del capolavoro “Ferro 3-la casa vuota”, La Samaritana, Primavera estate autunno inverno…, questo Arco di primo achito mi era sembrato sottotono rispetto ai precedenti, e nella seconda parte lo è. I silenzi tipici della sua cinematografia,

7 Agosto 2006 10:30


L\'Arco Kim Ki duk, locandinoL’ARCO
di Kim Ki duk, con Han Yeo-Reum, Jeon Sung-Hwan, Seo Ji-Seok, Jeon Gook-Hwan

Kim Ki Duk è poesia, autore del capolavoro “Ferro 3-la casa vuota”, La Samaritana, Primavera estate autunno inverno…, questo Arco di primo achito mi era sembrato sottotono rispetto ai precedenti, e nella seconda parte lo è. I silenzi tipici della sua cinematografia, la musica cosi celebrativa, rischia a tratti di rovinare la poesia e l’armonia tipica di quest’altr ametà del cielo (e mi riferisco al cinema coreano), ma seppure un opera minore, senza aspettative e paragoni non si puo’ certo negare la semplicità e la bellezza di questi film che resta impresso per essere un buon film. Non eccede, non svonvolge non appassiona come i precedenti ma sono sicura che chi non conosc eil regista nè le opere precedenti si appassionerà a tale film e lo troverà bellissimo. Come non recuperare, nel mare hollywoodiano, nell’italianità sfrenata, senza senso talvolta, grudata di taluni film, nel mare degli action moive, come non salavare una perla del genere, sintomo di pacatezza, di riflessione, di goduria visiva. La metafora dell’arco, che agisce libero da ogni canone spazio-temporale si trasforma nella corda di uno strumento musicale quando il cantore, Kim Ki-Duk, decide di raccontarci questa storia soffocata, d’amore, e sesso tanto vicina all’odissea di Samaria. Nella prima parte confeziona un film splendido, lento e dolce, visivamente perfetto, come nel suo stile. Qualcosa che si perde perchè il film comincia ad essere ossessivamente didascalico, a sciogliere quei nodi narrativi che dovevano essere sospesi sospesi come l’imbarcazione sulla quale si svolge l’intero film, forse quell’arco la freccia non doveva scoccarla, forse il finale poteva essere meno ad effetto, più sussurrato meno narrativo meno simbolico di cosi. Forse. Ma cio’ non toglie che il film sia una perla rara.