Mean Creek
MEAN CREEK di Jacob Aaron Estes; con Rory Culkin, Ryan Kelley, Scott Mechlowicz, Trevor Morgan, Josh Peck.Gioventù americana. Adolescenza e senso di colpa. Sono gli argomenti trattati in generale da questa piccola sorpresa estiva del 2005, passata inosservata dal grande pubblico ma che ha fatto il giro dei festival vincendo pure qualcosa. Mean Creek è
MEAN CREEK
di Jacob Aaron Estes; con Rory Culkin, Ryan Kelley, Scott Mechlowicz, Trevor Morgan, Josh Peck.
Gioventù americana. Adolescenza e senso di colpa. Sono gli argomenti trattati in generale da questa piccola sorpresa estiva del 2005, passata inosservata dal grande pubblico ma che ha fatto il giro dei festival vincendo pure qualcosa. Mean Creek è un ritratto generazionale fatto di dolori e sensazioni forti, che sotto l’apparente superficialità della trama (molto lineare, con un semplice scherzo architettato da alcuni giovani ai danni di un bullo grassottello finito in tragedia) nasconde spiegazioni ben architettate ed inquietanti. In Mean Creek c’è tutto il senso di colpa che l’America porta dentro di sè, c’è la voglia enorme di denunciare crimini tremendi che sono rimasti per tanto tempo nascosti e che ora devono essere svelati. Per essere finalmente a posto con se stessi, almeno quel minimo per poter continuare a vivere umilmente. Al di là delle interpretazioni politiche (ed etiche), il film di Estes (bell’esordio, in ogni caso) è un film che si segue senza problemi, fa sorridere e fa commuovere, fa pensare senza troppi didascalismi (non che il film ne sia privo, ma avercene) e ammicca forse un po’ a Stand by me senza diventare scopiazzatura. Il che potrebbe anche risultare felicemente nostalgico. Bravi tutti gli attori, funzionali e mai sopra le righe, per un film che, uscito in sordina nell’incredibilmente brutta programmazione estiva, avrebbe meritato qualcosina in più.