Cineblog consiglia: La dolce Vita
Che dire di questo film che non sia scritto su ogni centimetro della sua pellicola? Che è un capolavoro di certo non sarò io a dirvelo, ma a prenderne atto. Fellini smonta il ritratto moralista della società e ce la mostra così com’è, attraverso lo sguardo del suo fedelissimo alter-ego Mastroianni, un ambizioso giornalista catapultato
26 Maggio 2006 15:46
Che dire di questo film che non sia scritto su ogni centimetro della sua pellicola? Che è un capolavoro di certo non sarò io a dirvelo, ma a prenderne atto. Fellini smonta il ritratto moralista della società e ce la mostra così com’è, attraverso lo sguardo del suo fedelissimo alter-ego Mastroianni, un ambizioso giornalista catapultato nella cronaca mondana. Il film sollevò un putiferio da parte dei circoli più conservatori e reazionari. Accusato di ‘volgarità’ e offesa al pudore da un Italia , quella dei 60, ancora troppo bigotta ed ottusa per capire. Resta il fatto che “La dolce vita” è l’unica vera testimonianza di quel periodo. Sette giorni, sette notti, lunghi ed intensi; un viaggio nella ‘dolce vita’ di Roma tra avventure sentimentali, orge, il suicidio di un intellettuale e l’abbandono della sua compagna…E che dire del celebre “bagno” di Mastroianni e la Ekberg nella fontana di trevi? Senza parole! Questa notte, ore 2.10 su Canale 5